Zanotti: un mese alla Dakar

Dal ciottolato del Marecchia al deserto del Sud America il passo è lungo molto più dei 12.000 kilometri e dell'Oceano che geograficamente li separano. Il collante e vettore è Alex Zanotti, pronto a partire per la sua quinta Dakar, che in termini temporali dista un mese esatto.
Serbatoio modificato rispetto a quello che l'anno scorso ha dato non pochi problemi. Allora si trattava di una soluzione in metallo, oggi si opta per la plastica che risponde meglio alle alte temperature dei deserti sudamericani. Sviluppata in potenza, alleggerita e resa ancor più manovrabile. La due ruote con cui Alex affronterà la sua nuova Dakar è un'altra cosa, rispetto a quella della scorsa edizione, che non ha nemmeno potuto testare prima della partenza. Il tutto accresce le possibilità di fare molto bene quest'anno, ma senza montarsi la testa perché team come Honda, Yamaha e compagnia fanno paura per organizzazione e capacità. Il risultato arriverà, dice Zanotti.
[Nel servizio l'intervista ad Alex Zanotti, pilota ufficiale TM Racing]

LP

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