Special Olympics World Games: la torcia della speranza dà il via alle gare

Sono davvero scomparse tutte le diversità questa sera ad Abu Dhabi, dove in uno stadio pienissimo, l'emozione, trascinante, è stata per tutti la stessa: essere qui, insieme, per far vedere al mondo che l'inclusione, che si tratti di disabilità, religione, colore della pelle o cultura, è possibile.
Cominciano così gli Special Olympics World Games 2019, che per la prima volta nella storia dei Giochi si svolgono in Medio Oriente. Il messaggio è chiaro. Ancora più importante perché arriva dalla culla dell'Islam, in una regione martoriata da guerre e tensioni, in un periodo storico che mai come ora vede tanto lontani Oriente ed Occidente. Così al ritmo di “Right Where I’m Supposed To Be”, inno ufficiale dei Giochi, finalmente svelato stasera dalla voce di Avril Lavigne e Louis Fonsi, gli atleti special sono i protagonisti e un esempio per tutti: con la determinazione, il coraggio, l'impegno, le barriere si possono abbattere, i limiti superare, le distanze colmare.
Come vuole la tradizione dei mondiali Special, allo Zayed City Stadium, lo stesso che in questo anno dedicato alla Tolleranza ha ospitato la messa di Papa Francesco, hanno sfilato tutte e 195 le Nazioni in gara, accompagnate dalla musica di uno scatenato Paul Oakenfold. Elegantissima, in blu, la delegazione di San Marino, tra la Lituania e Samoa. Poco dopo, davanti ad un pubblico un po' stupito, ha sfilato anche Israele, prima volta di una sua nazionale negli Emirati Arabi.
Questi sono i Giochi con il maggior numero di nazionalità e di squadre unificate nei 50 anni di storia del movimento Special Olympics e anche con il maggior numero di donne partecipanti, compresa, per la prima volta, la nazionale femminile dell'Arabia Saudita.
Tra giochi di luci, musica e fuochi artificiali, è difficile contenere l'emozione. Questa sera si è andati ben oltre la grandiosità con la quale gli Emirati usano presentarsi agli occhi del mondo. The Torch of Hope, che ha acceso il braciere per dare il via ufficiale ai Giochi, la speranza l'ha accesa davvero. Gli atleti speciali, qui ad Abu Dhabi, hanno già vinto, anche se le gare devono ancora cominciare.

Elisabetta Norzi

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