"Sul Titano il crocevia per la Rosa", tra l'impresa di Saronni e la Riccione-San Marino

Sul Titano il crocevia per la Rosa”. Potrebbe sembrare un semplice slogan, ma la storia dice che così non è. Ce lo insegna Giuseppe Saronni, che nel '79 portò a casa il Giro d'Italia partendo proprio dal successo in una crono Rimini-San Marino, nella quale strappò a Moser una maglia rosa mai più lasciata. L'ex campione – ora dirigente della Emirates – ha rievocato la sua impresa al Kursaal, insieme al direttore del Giro Mauro Vegni e al CT dell'Italia Davide Cassani. Tra aneddoti, video storici e dati si è raccontato delle corse rosa che furono e di quella che ci aspetta, con ovvio occhio di riguardo per la Riccione-San Marino del 19 maggio. Una cronoscalata che sarà molto diversa da quella che ricorda Saronni. Per la prima volta si passa da Faetano e Montegiardino, il cui tratto in salita – con picchi dell'8-10% - sarà, appunto, un crocevia fondamentale. È qui che Nibali e gli altri scalatori dovranno guardarsi dai cronomen Dumoulin e Roglic, che proprio in Repubblica punteranno allo strappo che li renderebbe poi imprendibili anche sulle montagne. "La tappa sammarinese è una tappa fondamentale di questo Giro - dice il direttore del Giro d'Italia Mauro Vegni - arriva alla nona giornata, dunque a metà Giro, e sarà uno spartiacque importante per capire chi ancora rimarrà in gara per la vittoria finale. È una tappa difficile inserita nel contesto di un giro difficile".

RM

Nel servizio le parole del direttore del Giro d'Italia, Mauro Vegni.

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