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Mascherine chirurgiche, FFP2, FFP3 o di stoffa: ecco come vengono certificate

Chirurgiche, di stoffa o filtranti, i dispositivi di protezione individuali sono diventati oggetti di uso quotidiano. Nelle ultime settimane sono diversi i casi emersi in Italia e anche a San Marino di una presunta non conformità di alcuni lotti di FFP2. Sul tema il direttore sanitario dell'ISS Sergio Rabini ha già sottolineato come le mascherine vendute nelle farmacie del Titano siano sicure.
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I dispositivi di protezione individuale per essere considerati tali seguono un iter di certificazione che assicuri il rispetto della normativa generale sui dispositivi medici e soddisfi i requisiti che ne delineano le prestazioni minime in termini di efficacia filtrante e respirabilità. "Nella Comunità Economica Europea abbiamo un CE - spiega Jader Tosi, amministratore unico Antincendio Sammarinese - che porta la certificazione di quelle che sono le mascherine e le loro caratteristiche. Gli standard CE normalmente si scostano leggermente da quelli che sono gli standard statunitensi o cinesi. Quelli europei sono dispositivi di protezione individuale di terza categoria, quindi salva vita"

Per quanto riguarda le mascherine di stoffa anche in questo caso ci sono distinzioni da fare tra dispositivi certificati, che quindi garantiscono un grado di protezione, e non certificati. 

Nel servizio l'intervista a Jader Tosi (Amministratore Unico Antincendio Sammarinese) 
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