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Accoglienza della vita; “La Famiglia per una ecologia integrale ed uno sviluppo sostenibile”

28 ott 2021
Accoglienza della vita; “La Famiglia per una ecologia integrale ed uno sviluppo sostenibile”

Alcuni rappresentanti dell’associazione sammarinese «Accoglienza della vita» hanno partecipato, su invito del Presidente Vincenzo Bassi, alle giornate di studio promosse dalla FAFCE (Federazione delle Associazioni delle famiglie cattoliche in Europa), che si sono svolte nei giorni scorsi a Strasburgo. Il tema affrontato è stato “La Famiglia per una ecologia integrale ed uno sviluppo sostenibile”. Qui il link alla Conferenza: https://youtu.be/kT0HVaFiHiQ Scopo della FAFCE è quello di riunire le associazioni che operano in favore della vita e della famiglia nei 18 Paesi europei aderenti. Il gruppo sammarinese ha formalizzato, con l’approvazione del Vescovo, la domanda di adesione, che sarà perfezionata con tutta probabilità nel corso del prossimo anno. Le associazioni hanno ascoltato illustri relatori, hanno condiviso le loro esperienze di attività nel corso del 2021, hanno valutato positivamente l’attività condotta dalla FAFCE nel corrente anno ed hanno votato all’unanimità una risoluzione nella quale si invitano le Istituzioni europee ed i Governi nazionali a riservare all’attuale crisi demografica, che investe tutti i paesi europei, “la stessa attenzione attribuita alla transizione digitale ed a quella ecologica, riconoscendo la famiglia come il principale motore della ripresa in tutti i suoi aspetti, sociale, economico e ambientale. Le politiche pubbliche potranno rivelarsi sostenibili solo se le famiglie saranno riconosciute e considerate come una risorsa di primaria importanza, con la conseguenza che una attenzione speciale deve essere prestata alla libertà delle famiglie di perseguire, nelle migliori condizioni e senza ostacoli, la gioiosa responsabilità di prendersi cura dello sviluppo integrale dei loro figli e dell’intera comunità, in un dialogo positivo fra generazioni.” Particolarmente rilevanti sono i seguenti punti della risoluzione: 1. Il fatto di avere figli non deve essere considerata una mancanza di responsabilità nei confronti della creazione o delle risorse naturali disponibili, perché i figli sono invece una risorsa indispensabile per il futuro. Vanno piuttosto affrontate le problematiche del consumismo e dell’individualismo, guardando alle famiglie come il miglior esempio della ottimizzazione delle risorse che implicano larghe economie di scala. 2. Il tasso di natalità in Europa nell’anno 2019 è stato pari a 1,53 figli per donna ed esprime la profonda crisi demografica: questo crollo della natalità avrà un disastroso impatto sui sistemi pensionistici e sociali, sul mercato del lavoro, sulla sostenibilità economica e in definitiva sulla coesione sociale. La promozione della cultura della vita, dove i figli sono accolti con gioia, non significa voler imporre ai genitori di fare più figli, ma piuttosto offrire loro la libertà e le condizioni per avere il numero di figli che essi desiderano; cosa che oggi non si verifica in quanto sondaggi condotti in numerosi paesi europei hanno dimostrato che moltissime famiglie mettono al mondo meno figli di quelli che vorrebbero in ragione di ostacoli lavorativi o economici alla realizzazione del loro desiderio. Nella promozione della cultura per la vita, dove i bambini sono amorevolmente accolti ed amati, i nonni devono essere considerati parte integrante della famiglia. 3. E’ di conseguenza urgente rivedere i tempi di lavoro dei genitori, in particolare delle madri, che svolgono tanto lavoro non riconosciuto e che si trovano anche a dover affrontare azioni di mobbing, con minacce di licenziamento in caso di maternità. 4. Tutte le istituzioni sono chiamate a rispettare il principio di sussidiarietà per quanto concerne il ruolo e la responsabilità dei genitori nella educazione dei loro figli, in collaborazione con la scuola. Si ribadisce con forza il compito primario della famiglia in questo ambito, come già evidenziato nel Documento della FAFCE “Famiglia e Educazione: semi e speranza”, in cui viene sottolineata la necessità di creare una ampia alleanza educativa tra i diversi attori chiamati al ruolo educativo nelle nostre comunità, attraverso un Global Compact sulla educazione, che rinnovi il dialogo con le associazioni familiari, riconosciute come corpi intermediari della società.
Cs Accoglienza della vita


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