E' stata liberata e tratta in salvo, verso l'1.10 della scorsa notte la giovane speleologa rimasta bloccata e ferita nel pomeriggio di ieri nella grotta del Partigiano a San Lazzaro di Savena, alle porte di Bologna, in località Buca dell'Inferno. La ragazza faceva parte di un gruppo di quattro persone che avevano intrapreso un'uscita speleologica all'interno della grotta. La ragazza è stata condotta all'Ospedale Maggiore di Bologna per un trauma toracico ma non risulta in pericolo di vita. La donna - che si era calata nella grotta insieme a due amici speleologi - era rimasta intrappolata, al momento di uscire, dal crollo di una 'lama' di roccia, che l'ha ferita al torace e bloccato la via di fuga dal cunicolo. Sul posto sono intervenuti i tecnici del Saer, il Soccorso Alpino dell'Emilia-Romagna che sono riusciti a liberarla, senza ricorrere all'esplosivo, usando martelli pneumatici in modo da allargare una curva a gomito che impediva l'ingresso della barella. Oltre agli uomini del Saer, presenti sul posto i sanitari del 118, i Vigili del Fuoco, i Carabinieri e la Polizia Municipale di San Lazzaro. Estratta cosciente dal cunicolo, la speleologa è stata portata al nosocomio bolognese in ambulanza dove è stata ricoverata per un trauma toracico e per svolgere tutti gli accertamenti del caso.
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