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Camera di Commercio: nell'Assemblea dei soci del 16 marzo la nomina del nuovo CdA

Approvate, ieri, le modifiche allo Statuto, dopo la sentenza del Collegio Garante di novembre

7 mar 2020
Agenzia di Sviluppo - Camera di Commercio
Agenzia di Sviluppo - Camera di Commercio

L'auspicio della vicepresidente dimissionaria del CdA, a questo punto, è che l'Agenzia “possa riprendere a lavorare nel pieno delle sue funzioni”; perché si tratta di “uno strumento di grandi potenzialità – sottolinea Antonella Mularoni –, che può aiutare il Paese specie nell'attuale momento di crisi globale, determinata dall'allarme coronavirus”. Tutto ciò all'indomani dell'Assemblea dei soci di Camera di Commercio, che ha approvato le modifiche allo Statuto rese necessarie dall'abrogazione dei decreti varati nella precedente legislatura, e giudicati costituzionalmente illegittimi dal Collegio Garante nello scorso novembre. Nell'incontro di ieri è stato approvato all'unanimità il ripristino delle maggioranze qualificate per la regolarità delle riunioni assembleari e le relative deliberazioni. Per “le assemblee tenute durante il periodo contestato dalla sentenza” dei Garanti, invece – ha fatto sapere ANIS -, sono stati ratificati unicamente i punti relativi alla discussione ed approvazione dei bilanci. Un “ritorno alle origini”, insomma; apprezzato dalle associazioni di categoria, che avevano promosso la battaglia legale, perché fosse tutelato l'equilibrio fra la componente pubblica e quella privata della spa. Soddisfatto il Presidente di USOT. L'obiettivo ora – sottolinea Luigi Sartini – è “ripartire con uno slancio nuovo, per dare una spinta all'economia del Paese”. Convocata a stretto giro – il 16 marzo – la prossima Assemblea dei Soci, nella quale verrà nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione. I membri di quello precedente – ad eccezione del Presidente Ferdinandi – avevano presentato in blocco le dimissioni subito dopo la sentenza del Collegio Garante. Da allora – sottolinea la Mularoni – il CdA non si è più riunito. Sottolineata, infine, dalla vicepresidente dimissionaria, l'importanza degli accordi conclusi dall'Agenzia per lo Sviluppo, con realtà estere. Impegno – a quanto pare – riconosciuto dai soci, che nell'assemblea di ieri hanno convenuto di mantenere la divisione Internazionalizzazione; e questo – ha puntualizzato ANIS - “per ragioni di opportunità, ma soprattutto di serietà ed affidabilità”.


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