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San Marino: in atto una riflessione sulla "disoccupazione". Si punta ad un adeguamento ai criteri internazionali

Diffuso poco fa, intanto, il bollettino di statistica del III trimestre. In lieve aumento - a settembre - il dato della disoccupazione totale. Piccolo decremento, invece, per la “disoccupazione in senso stretto"

31 ott 2019

Se si proseguirà con questi numeri, al netto delle fluttuazioni del caso, è ipotizzabile – sull'anno - una complessiva contrazione del tasso di disoccupazione in Repubblica. Fino ad ora solo ad agosto – facendo una comparazione con lo stesso mese del 2018 – si è avuto un lieve incremento dei residenti alla ricerca di una occupazione. 8,1% quest'anno; 8% 12 mesi fa. Di pochissimo superiore, il gap, se si considerano i cosiddetti disoccupati “in senso stretto”: 6,26% contro 6,12. Proprio su questa distinzione, e in generale sul concetto stesso di disoccupazione, è in atto una riflessione, in Repubblica. Per le statistiche internazionali, fa sapere infatti la Segreteria di Stato, un disoccupato è chi ricerchi attivamente un lavoro; e sia disponibile a qualunque occupazione entro 2 settimane dalla chiamata. La particolarità del Titano, allora, è che nella categoria “disoccupazione totale” rientrino anche persone iscritte – ad esempio – solo nelle liste del pubblico impiego o del part-time. I disoccupati in senso stretto sono invece disponibili a qualunque lavoro, ma al loro interno – si sottolinea – non si considera il livello di attivazione; vi sarebbero – secondo la Segreteria – anche un centinaio di residenti, non cittadini, iscritti alle liste, probabilmente solo per non pagare la sanità. La Commissione per il Lavoro, allora, ha chiesto all'Ufficio Politiche Attive del Lavoro di elaborare criteri per stabilire chi siano i soggetti immediatamente disponibili. I “disoccupati veri”, insomma, secondo gli standard internazionali. Il Congresso, pur in regime di ordinaria amministrazione, starebbe predisponendo una delibera per dare mandato agli uffici di muoversi in questo senso. Tutto ciò anche in vista della missione Article IV, del Fondo Monetario Internazionale, di fine gennaio.


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