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L'Usl chiede tempi rapidi per la stabilizzazione del settore pubblico

14 lug 2016
Giorgia Giacomini
Giorgia Giacomini
L'Usl riunisce l’Attivo dei Quadri del Pubblico Impiego USL per discutere le modifiche introdotte dalla legge sulla rappresentatività e l’impatto che queste avranno nella Pubblica Amministrazione, considerato - scrive il terzo sindacato - che la norma interviene in maniera “approssimativa” sul Pubblico Impiego e mal si innesta con la normativa vigente. Dall’Attivo tutto il disappunto per una legge che, afferma, tende a ridurre i diritti dei lavoratori, impone una doppia quota per essere iscritti a una Organizzazione Sindacale e limita la libertà di espressione dei lavoratori. Si è fatto anche il punto sulla stabilizzazione del settore pubblico allargato, di cui l’Attivo chiede la conclusione in tempi rapidi - manca ancora l’ISS e i contratti cosiddetti atipici - e del fabbisogno che, per l'Usl, sta mostrando sempre di più le sue lacune. Infine le difficili situazioni in cui versano l’Istituto per la Sicurezza Sociale, il Corpo della Polizia Civile e il Servizio Trasporti. Le Segreterie competenti, conclude l'Usl, devono dare risposte in tempi brevi, garantendo la valorizzazione delle risorse umane all’interno dei vari servizi e facendo partecipare i lavoratori alle scelte.

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