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Amazzonia, per esperti “Dichiarazione di Belém” non sufficiente contro deforestazione

Il vertice regionale non ottiene l'adozione congiunta di misure per preservare il bioma. Creata un'Alleanza per combattere il disboscamento

9 ago 2023
Amazzonia, per esperti “Dichiarazione di Belém” non sufficiente contro deforestazione

La Dichiarazione di Belém, il documento principale del vertice regionale sull'Amazzonia che si conclude oggi nella città brasiliana, ha deluso le aspettative riguardo all'adozione congiunta di misure per preservare il bioma: lo evidenziano gli esperti, sottolineando che il testo, divulgato ieri, non presenta un obiettivo comune per la deforestazione zero entro il 2030, punto sostenuto dal presidente del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva. Nel documento, i Paesi amazzonici sottolineano solo "l'urgenza di concordare obiettivi comuni per il 2030 per combattere la deforestazione e sradicare e fermare l'avanzata dell'estrazione illegale di risorse naturali". In questo senso, le nazioni hanno annunciato la creazione di un'Alleanza regionale per combattere il disboscamento tra gli Stati membri. Il meccanismo avrà, secondo il testo, "l'obiettivo di promuovere la cooperazione regionale nella lotta alla deforestazione e impedire che l'Amazzonia raggiunga il punto di non ritorno, riconoscendo e promuovendo la realizzazione degli obiettivi nazionali". Di fatto non sono stati fissati obiettivi concreti, anche se il governo di Lula ha già promesso di fermare totalmente le attività di deforestazione entro il 2030, anche in vigore della nuove regole Ue sulle importazioni di prodotti derivati da deforestazione. Il mantenimento e rinfoltimento della foresta pluviale amazzonica è fondamentale per l’assorbimento di carbonio e per mitigare gli effetti del riscaldamento globale. Ma lo è anche per la sopravvivenza degli indigeni, di cui oggi, 9 agosto, si celebra la Giornata internazionale, e per il futuro delle nuove generazioni.





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