Logo San Marino RTV

Iran-Usa: prosegue lo scambio di minacce

50 morti e 200 feriti per la calca ai funerali di Soleimani. L'Ue chiede lo stop immediato dell'escalation in Libia

7 gen 2020

Almeno 50 morti e oltre 200 feriti nella calca della folla oceanica di Kerman, per i funerali del generale iraniano Soleimani, ucciso da un drone americano a Baghdad, lo scorso 3 gennaio. Le autorità iraniane, di fronte alla tragedia, hanno rinviato per ragioni di pubblica sicurezza la sepoltura del generale. Nel frattempo Teheran e Washington, continuano a scambiarsi minacce. Il consiglio di sicurezza nazionale iraniano ha valutato "13 scenari per la vendetta” e anche il più debole di questi viene definito “un incubo storico per gli Usa". Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo, prima di riferire al Congresso sui motivi che hanno portato all'uccisione del generale iraniano, ha evocato una minaccia imminente contro asset americani sostenendo che l'Iran sta lavorando anche per minare il processo di pace in Afghanistan, dove ha rapporti con i talebani. Il Consigliere per la sicurezza Nazionale Robert O'Brien ha inoltre parlato di un piano del generale iraniano per un attacco imminente finalizzato ad uccidere un significativo numero di soldati e diplomatici americani. La Nato, intanto, ha preannunciato il ritiro di parte del personale dall'Iraq. Sulla crisi Iran -Usa, ma soprattutto sulla situazione in Libia a Bruxelles nel pomeriggio l'alto rappresentante Ue per la politica estera Borrel ha incontrato i ministri degli esteri di Francia, Germania, Gran Bretagna e Italia. L'incontro si è chiuso con la richiesta di uno stop immediato ad ulteriori escalation in Libia e alle interferenze esterne degli ultimi giorni con azioni unilaterali. Chiaro il riferimento alla Turchia. Subito dopo Di Maio è volato ad Ankara e domani sarà in Egitto.


Riproduzione riservata ©