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Israele: il premier Bennett chiederà a Putin di poter colpire i depositi di armi iraniane

18 ott 2021
Naftali Bennett
Naftali Bennett

Nell’incontro di venerdì prossimo con il Presidente russo Putin, il premier israeliano Bennett chiederà il minimo indispensabile, ovvero tenere l'Iran lontano dal confine settentrionale di Israele, in particolare dalla Siria, e di continuare ad avere la libertà di operazioni difensive contro i depositi di armi iraniane nella regione. La Russia e l'Iran non sono alleati in Siria, ma in competizione per il controllo delle risorse e dello Stato. I russi sono sempre rimasti fuori dall'attività difensiva di Israele in Siria, e i due Paesi hanno una linea diretta per aggiornarsi sulle operazioni in tempo reale ed evitare così gli incidenti militari e diplomatici. L’altra questione su cui verteranno i colloqui sarà naturalmente il programma nucleare iraniano. Una delegazione con diplomatici dell’Unione Europea in Iran ha rivelato che i contatti per la ripresa dei colloqui con Teheran sul nucleare sono falliti perché l'Iran non ha alcuna intenzione di tornare al tavolo delle trattative di Vienna. Il Presidente iraniano Raisi ha finora rifiutato di riprendere i colloqui perché tornare a rispettare l'accordo significherebbe frenare il programma nucleare, anche se in cambio del ritiro delle sanzioni economiche.




La Repubblica Islamica continua ad affermare che tornerà presto ai negoziati, ma non ha mai fornito una tempistica certa. Così gli Stati Uniti hanno avvisato che il tempo stringe e non attenderanno all’infinito. Il capo del programma nucleare iraniano ha provocatoriamente affermato che “gli americani sono contrari al potere di deterrenza dell'Iran; ma se il nostro uranio li fa sentire minacciati, lasciamo che si sentano minacciati”. I diplomatici europei sono invece preoccupati che la nuova squadra negoziale di Teheran possa avanzare nuove richieste oltre a quelle già concordate. Intanto l'ex capo del Mossad, Yossi Cohen, parlando ieri ad Abu Dhabi in una conferenza in occasione del primo anniversario degli Accordi di Abramo, ha affermato che l'Iran rappresenta per gli Emirati Arabi una minaccia perfino più grande che per Israele, a causa della sua continua attività nel destabilizzare gli altri Stati del Golfo Persico.

Massimo Caviglia


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