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Siria: forze di Damasco colpiscono posto di osservazione turco. Pesante la rappresaglia

Tensione alle stelle tra Ankara e Damasco. Nella notte scontro a colpi di artiglieria fra le forze armate turche e quelle siriane

3 feb 2020

Un dato deve far riflettere: l'incidente – e la conseguente pesantissima risposta turca - sono avvenuti nel momento di massimo sforzo bellico di Damasco, nella provincia di Idlib. Con i terroristi di Tahrir al-Sham, e le milizie islamiste alleate, ormai alle corde. Dopo la liberazione di Maraat al Numan, e la contestuale offensiva, lanciata da nord, sembrava ormai prossima, infatti, la totale conquista – da parte dei Governativi – della strategica autostrada Hama-Aleppo, e la conseguente chiusura di ingenti forze jihadiste in una “sacca”. Piano che presupponeva tuttavia la presa della località chiave di Saraqib, e proprio qui sarebbe precipitata la situazione; quando un posto di osservazione turco è stato investito da colpi d'artiglieria. Secondo Ankara avrebbero perso la vita 5 soldati e 3 civili; praticamente immediata la reazione, con 76 soldati siriani - sostiene la Turchia - "neutralizzati". “Assad pagherà”, ha tuonato Erdogan, chiedendo a Mosca di non opporsi alla rappresaglia. Il Cremlino, dal canto suo, ha replicato osservando come i militari turchi non avessero avvertito la Russia dei loro movimenti. Il sospetto, secondo alcuni analisti, è che Ankara stia sostenendo direttamente le formazioni islamiste impegnate nell'area; responsabili, se la notizia di oggi fosse confermata, anche dell'uccisione di 4 membri delle forze speciali russe nella zona a nord di Aleppo. Quel che è certo è che il pattugliamento congiunto russo-turco previsto a Kobane è stato annullato. Si complicano nuovamente, insomma, le relazioni fra queste due potenze; dopo il “disgelo” degli anni scorsi. Tutto ciò mentre continua l'esodo di civili dalle zone interessate dai combattimenti. 150.000, nell'ultima settimana – secondo fonti turche – gli sfollati da Idlib.


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