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Ucraina: nuovi attacchi russi su Odessa. Zelensky in visita alle truppe nella regione di Donetsk

Sostanziale stallo sui vari fronti. Apertura di Berlino per l'invio all'Ucraina di missili a lunga gittata Taurus

14 ago 2023

Ad oltre 2 mesi dal via alla controffensiva, continua ad essere lento l'incedere degli ucraini. Precluso, dai campi minati, l'utilizzo in massa di mezzi corazzati. E' allora lo schema della guerra di logoramento, la quotidianità in prima linea; con le trincee costantemente nel mirino di droni kamikaze ed artiglieria. Zelensky ha parlato oggi di una sua vista al fronte, nella regione di Donetsk; l'intento è mantenere alto il morale delle truppe in una fase oggettivamente delicata del conflitto. Nel settore di Bakhmut Kiev ha rivendicato la liberazione – nell'ultima settimana – di appena 3 chilometri quadrati. Implicito riconoscimento di una situazione di stallo. Cui si reagisce bersagliando le retrovie nemiche con missili a lunga gittata. Nella “wish list” ucraina i Taurus tedeschi; un'apertura è venuta oggi dal Ministro alle finanze Lindner, che pure ha sottolineato l'esigenza di Berlino di seguire “procedure stabilite”, discutendone con gli alleati. Nell'attesa il target primario pare resti la Crimea, in particolare il ponte di Kerch.

A seguito del riferito abbattimento di due missili, il traffico sarebbe ripreso oggi regolarmente. Segnalata dai russi anche la distruzione di due droni sopra Belgorod. Schermaglie, se paragonate ai rischi di escalation nel Mar Nero, dopo lo stop di Mosca all'accordo sul grano. Palese la volontà del Cremlino di inibire totalmente l'export dell'Ucraina. Da qui anche i ripetuti strike su Odessa. Stando ai report ucraini sarebbero stati respinti 3 attacchi in poche ore, con l'abbattimento di droni e missili cruise. Registrato però il ferimento di alcuni civili. Un ripristino in extremis dell'Iniziativa del grano potrebbe essere tentato da Erdogan in un faccia a faccia con Putin: i media di Ankara danno praticamente per certa una visita di quest'ultimo, in Turchia, già “nei prossimi giorni”. Al contempo Mosca deve fare i conti con la netta flessione del rublo: ai minimi da marzo 2022. La Banca centrale russa ha convocato per domani una riunione fuori programma; sul tavolo un nuovo intervento sui tassi, per cercare di fermare la caduta della valuta nazionale.





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