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Amazon e la sfida dell'innovazione, Righi: "Ha già investito risorse rilevanti. Bisogna andare avanti”

33 i percorsi di formazione “a spese del gruppo” mentre si lavora ad iniziative per controlli automatizzati e rapporti più veloci fra pubblico ed imprese. Righi chiede agli alleati velocità decisionale e “che sia davvero l'anno delle riforme"

di Monica Fabbri
9 apr 2022

Sono trascorsi nove mesi dalla firma a San Marino dell'intesa con Amazon Web Services, salutata dal numero due del colosso americano – potenza nell'utilizzo delle nuove tecnologie - come un'operazione “incredibilmente innovativa”. A distanza di quasi un anno la collaborazione procede sia sul piano della formazione che nella definizione di progetti. Un percorso – spiega il Segretario all'Industria - caratterizzato da un affiancamento strategico, per l'inserimento delle imprese sammarinesi nel network che Amazon può offrire. Con un obiettivo finale: l'apertura di una sede in territorio. “Sono tecnologie complesse, a cui non siamo abituati, che vanno comprese” - spiega Righi. “Il lavoro è in corso, ci sono approfondimenti in atto”, ricordando che il gruppo ha già investito risorse rilevanti, sia economiche che in termini di know-how. 33 i percorsi di formazione compiuti “a sue complete spese”. Si va avanti anche nella messa a terra di iniziative per velocizzare il rapporto fra imprese e mondo pubblico ed implementare i controlli automatizzati, “che ci permetteranno di avere una capacità di dialogo con i nostri database e analisi più puntuali dei nostri dati economici, con alert automatici per intervenire velocemente”. Un progetto, spiega il Segretario all'Industria, di cui si sta discutendo: “Siamo arrivati al punto in cui può partire”.

L'innovazione tecnologica sta cambiando la struttura del mercato dei servizi bancari e finanziari. Il Cloud è la nuova frontiera che amministrazioni, Stati, grossi player internazionali stanno affrontando. “Tecnologie complesse, che vanno capite” – diceva Righi, pronto a spingere sull'acceleratore. Ma in maggioranza c'è chi mette il freno, preoccupato per la sicurezza dei dati. “Certamente è un argomento da attenzionare, ma non c'è un problema di sicurezza, perché le tecnologie che vengono messe a disposizione sono tra le più sicure al mondo”, afferma Righi. Non è la prima volta che si scontra con gli alleati su iniziative della sua Segreteria, vedi le recenti scintille in commissione sui controlli alle imprese e il progetto, in archivio, San Marino 2030 che – ricorda – “aveva messo al tavolo tutto il paese”. Ammette che i tempi decisionali non sono quelli che vorrebbe: “Una realtà così piccola dovrebbe essere caratterizzata da una maggiore velocità. Le maggioranze ampie portano con sé, spesso e volentieri, delle difficoltà, ma spero si possano superare nell'interesse del paese”. Rispetto al percorso con Amazon, “bisogna andare avanti, i tempi sono stati dilatati però non si può mollare. Abbiamo detto che questo deve essere l'anno delle riforme, allora che lo sia davvero”.





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