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Il Consiglio d'Europa valuta le credenziali della Georgia. Renzi: "Accettate con riserva"

Dopo le contestate elezioni di ottobre e le proteste di piazza a Tbilisi, l'Assemblea Parlamentare pare intenzionata ad accordarle ma “subordinandole ad una serie di condizioni stringenti”

28 gen 2025

L'anno si apre con una sessione, la prima del 2025, particolarmente intensa per l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa. Il focus è sull'accettazione delle credenziali dei rappresentanti georgiani dopo le elezioni contestate e le proteste di piazza a Tbilisi. Tema delicatissimo seguito con forte interesse dalla Delegazione Consiliare Sammarinese presente a Strasburgo.

"L'Assemblea parlamentare ha discusso molto - racconta Nicola Renzi, membro della Delegazione Consiliare Sammarinese presso APCE  - e pare che le decisioni che hanno preso sono quelle di accettare le credenziali ma subordinando delle condizioni molto stringenti. Vedremo comunque nei prossimi giorni che cosa succederà e potremo darvi degli aggiornamenti. Poi l'altro tema molto importante è stata la celebrazione. Ovviamente l'ottantesimo anno così abbiamo voluto aprire l'Assemblea, la celebrazione, il ricordo degli 80 anni della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz, la scoperta e la liberazione, quindi un momento davvero di ricordo e di memoria e di riflessione. E poi lo speech che è stato fatto all'Assemblea da sua santità Bartolomeo I, il patriarca di Costantinopoli che si è rivolto a indirizzato un saluto all'Assemblea, un indirizzo molto importante relativo al rapporto fra la fede, fra lo stato laicale e soprattutto quali sono le prospettive del rispetto e dei rapporti tra le persone. Insomma veramente delle giornate molto intense. Si è parlato anche di giustizia e quindi la nomina di tre giudici alla Corte e poi l'analisi nelle commissioni di un draft sullo status degli avvocati".

Passa in Assemblea a larghissima maggioranza anche una risoluzione inerente la richiesta di riforma delle Nazioni Unite, rigettando al contempo gli emendamenti che chiedevano una sospensione o addirittura l'esclusione della Russia dall'Onu. La risoluzione riguarda in particolare il Consiglio di Sicurezza, affinché ne sia aumentato il numero dei membri per includervi regioni non rappresentate o sottorappresentate e sia riconsiderato l'uso e la portata del potere di veto dei membri permanenti, per evitare qualsiasi abuso.

Nel video Nicola Renzi, Delegazione Consiliare San Marino APCE





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