Istanze d'Arengo: PDCS "sul fine vita pronti a normare la donazione degli organi"

Disabilità, le ragioni del no non sono bocciatura ma percorso diverso

Una panoramica sull'attualità politica, dentro e fuori l'Aula Consiliare. Dal nuovo decreto che impone una stretta perché “abbassare la guardia adesso non si può” alla conduzione della campagna di vaccinazione, che fa “del nostro paese il primo al mondo in termini di rapporto vaccinati e popolazione”. Ma è la vastità dell' argomento dei temi sociali, che le istanze d'Arengo hanno riportato al centro dell'attività politica, il tema forte dell'incontro con la stampa.

Occasione per il neo vice Segretario Manuel Ciavatta di parlare del metodo con cui si andrà avanti con quelle approvate: sul fine vita per esempio “si farà leva sui punti in comune per colmare vuoti normativi su questioni imminenti, come la donazione degli organi, un grande atto di solidarietà che a San Marino ancora non ancora normata”.

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Il “no” su altre non è una bocciatura, ma un percorso diverso rispetto alla risposta specifica che richiede l'istanza d'arengo. Un' impostazione che partirà- come spiegato da Francesca Civerchia- da una approfondita analisi sociale, propedeutica all'impostazione delle norme. Che esce dalle logiche dell'assistenzialismo. Un po' come il criterio che ha guidato gli emendamenti al decreto Ristori, che contemplano -ha concluso Lorenzo Bugli- incentivi per la digitalizzazione, formazione e valorizzazione delle imprese.

Nel video l'intervista a Francesco Mussoni, capogruppo PDCS

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