Infrasettimanale di Coppa anche oltralpe, dove la capolista di Ligue 1 affronta l'OM nella sua tana, un Vélodrome spinto da oltre 30,000 tifosi, che non resteranno delusi dallo spettacolo in campo, piuttosto dal risultato. Il primo squillo è monegasco, con protagonisti due difensori: da Raggi a Toure, la zuccata è troppo centrale. Arriva anche il vantaggio, con un pizzico di fortuna e la complicità della barriera di casa, che si apre sull'esecuzione di João Moutinho. La dea bendata volta poi le spalle a Yohann Pelé e lo 0-1 è servito.
Ancora in corsa sui tre fronti il Monaco, che il 15 marzo affronterà in casa il Manchester City nel ritorno degli ottavi di Champions League. La qualità in avanti non manca, come dimostra Bakayoko, per ribaltare il 5-3 dell'Etihad.
Dietro però si balla e l'OM pareggia prima dell'intervallo: non segna mai gol banali Dimitri Payet, che organizza la girata mancina e timbra il suo quinto centro stagionale, compresi quelli col West Ham.
Parte forte nel secondo tempo il Marsiglia, ma De Sanctis non deve nemmeno sporcarsi i guantoni sul tentativo di Thauvin.
Dopo il giallo per Vainquer – ex Roma – il nuovo vantaggio esterno: Moutinho pesca Mendy, che cerca e trova la deviazione sul primo palo di Mbappé. L'astro nascente del calcio transalpino ed europeo – appena 18enne – trova un tocco chirurgico.
Risultato che regge fino all'83', quando il buco di Jemerson manda in porta l'OM: tutto semplice per Cabella, che sfrutta il lavoro di Thauvin per rinviare il verdetto ai supplementari, che si aprono con un contropiede mortifero del Monaco: può correre Mbappé, che intelligentemente serve a Mendy il pallone del terzo vantaggio monegasco nell'incontro. E di lì a poco tre diventano anche le marcature dei padroni di casa, ancora a segno col subentrante Cabella che scatta sul filo del fuorigioco e sfrutta l'ennesima disattenzione di Jemerson, per la furia di Morgan De Sanctis.
Il pubblico marsigliese ci crede, ma è proprio l'uomo della Provvidenza – o così sembrava – a perdere il sanguinoso pallone che costerà l'eliminazione a quelli di Rudi Garcia. Moutinho scippa Cabella e sviluppa l'azione sul lato opposto, dove il movimento a mezzaluna di Mbappé e la sua – ennesima – lettura da fuoriclasse dell'azione, permettono all'asse Mendy-Lemar di sfondare per la quarta volta.
É quella decisiva: il Monaco si qualifica per i quarti di finale di Coppa di Francia, dimostrando una volta di più di essere una seria candidata ai trofei dell'Esagono. Avvertito il PSG, che supera di slancio il Niort e attende il confronto coi semi-professionisti dell'Avranches, compagine del Championnat de France National.
LP
Ancora in corsa sui tre fronti il Monaco, che il 15 marzo affronterà in casa il Manchester City nel ritorno degli ottavi di Champions League. La qualità in avanti non manca, come dimostra Bakayoko, per ribaltare il 5-3 dell'Etihad.
Dietro però si balla e l'OM pareggia prima dell'intervallo: non segna mai gol banali Dimitri Payet, che organizza la girata mancina e timbra il suo quinto centro stagionale, compresi quelli col West Ham.
Parte forte nel secondo tempo il Marsiglia, ma De Sanctis non deve nemmeno sporcarsi i guantoni sul tentativo di Thauvin.
Dopo il giallo per Vainquer – ex Roma – il nuovo vantaggio esterno: Moutinho pesca Mendy, che cerca e trova la deviazione sul primo palo di Mbappé. L'astro nascente del calcio transalpino ed europeo – appena 18enne – trova un tocco chirurgico.
Risultato che regge fino all'83', quando il buco di Jemerson manda in porta l'OM: tutto semplice per Cabella, che sfrutta il lavoro di Thauvin per rinviare il verdetto ai supplementari, che si aprono con un contropiede mortifero del Monaco: può correre Mbappé, che intelligentemente serve a Mendy il pallone del terzo vantaggio monegasco nell'incontro. E di lì a poco tre diventano anche le marcature dei padroni di casa, ancora a segno col subentrante Cabella che scatta sul filo del fuorigioco e sfrutta l'ennesima disattenzione di Jemerson, per la furia di Morgan De Sanctis.
Il pubblico marsigliese ci crede, ma è proprio l'uomo della Provvidenza – o così sembrava – a perdere il sanguinoso pallone che costerà l'eliminazione a quelli di Rudi Garcia. Moutinho scippa Cabella e sviluppa l'azione sul lato opposto, dove il movimento a mezzaluna di Mbappé e la sua – ennesima – lettura da fuoriclasse dell'azione, permettono all'asse Mendy-Lemar di sfondare per la quarta volta.
É quella decisiva: il Monaco si qualifica per i quarti di finale di Coppa di Francia, dimostrando una volta di più di essere una seria candidata ai trofei dell'Esagono. Avvertito il PSG, che supera di slancio il Niort e attende il confronto coi semi-professionisti dell'Avranches, compagine del Championnat de France National.
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