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Mondiali, Olanda-Brasile: la finale che non vuole nessuno

12 lug 2014
Mondiali, Olanda-Brasile: la finale che non vuole nessuno
Mondiali, Olanda-Brasile: la finale che non vuole nessuno
Ci sarà poco da esultare, questa sera, per Brasile e Olanda. Chi dovesse infatti uscire vincitrice dalla finale che nessun vuole, potrebbe al limite giovarsi dall'amarezza maggiore degli avversari. Giusto però onorare il mondiale fino in fondo, per chi l'ha ospitato e vuole quanto meno lasciare con una prestazione diversa dal "cappotto" e chi la finale l'ha vista sfumare dal dischetto.

Dirk Kuyt:
"Nel calcio c'è sempre una prossima partita. Vogliamo vincere qui e ottenere il terzo posto, con la sensazione che abbiamo dato tutto. Vogliamo lasciare questo torneo con una buona impressione. Non saremo soddisfatti appieno ovviamente, ma questo è il modo che abbiamo per guardare le cose come atleti. Al terzo posto ci si sentirà molto meglio rispetto al quarto".

Pragmatico quanto basta l'esterno, pungente al punto giusto Luis Van Gaal che dalla prossima settimana sarà tutto per il Manchester United, dove ritroverà il suo capitano oranje, Robin Van Persie, che difende così dalle critiche:

"Spazzatura. Il rendimento di Van Persie è legato al fatto che due mesi fa era infortunato. E' fantastico il modo in cui è tornato nel gruppo lo ha guidato da capitano. Aveva come tutti il sogno di diventare campione del mondo, adesso il nostro obiettivo è vincere contro il Brasile per tornare a casa imbattuti. Nessuna nazionale olandese è mai riuscita nell'impresa"

Chi la spunterà non è dato saperlo, certo non bisogna aspettarsi caroselli e pazzia collettiva. Quella era tenuta in serbo per domani, quando l'onore della gioia e l'onere della sconfitta sarà spartita da Argentina e Germania.
[Nel servizio le interviste a Sirk Kuyt e Luis Van Gaal, centrocampista e commissario tecnico Olanda]


LP

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