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Euro2016: fatali i rigori, l'Italia torna a casa

3 lug 2016
Euro2016: fatali i rigori, l'Italia torna a casa
Euro2016: fatali i rigori, l'Italia torna a casa
Coscienza a posto e testa alta. L'Italia non è grande, ma nemmeno piccolina e ha fatto forse più di quello che poteva e doveva fare. Vince la Germania perchè è più forte, la notizia tutt'al più è che lo abbia fatto solo ai calci di rigore dopo aver proposto e spinto si, ma anche dopo essersi difesa e insomma i rigori a volte vanno bene e altre volte no. Bloccata per un tempo la partita, più Germania nel possesso ma occasioni col contagocce, e difficolà azzurre nelle ripartenze. Gli sbattimenti e le sponde di Pellè armano a fatica il rimorchio degli esterni sempre ben controllati dalla difesa tedesca. C'è l'idea diffusa e concreta che il primo che segna possa vincerla. E un po' è così perchè nel momento di maggior pressione i tedeschi la sbloccano con Oezil è facile pensare sia finita. L'Italia deve stringere i denti e lo fa, perchè il marchio di Conte non è sbiadito e la sofferenza fa parte del dna di un gruppo sano, con poco talento ma tanto spirito da devolvere alla patria. Buffon che forse è l'unico fuoriclasse, dimostra di non esser ancora da museo quando tiene a galla i suoi e allora il pareggio quando arriva è meritato e forse nemmeno inatteso. Dal dischetto va Bonucci, che non è un rigorista sopraffino ma è un gladiatore simbolo di questa Italia qui. Pari che non si da più dispari fino ai calci di rigore dove l'Italia perde un po' perchè si può perdere, un po' perchè la faccia umile del gruppo viene sporcata da un paio di spacconate fuori luogo. La rincorsa di Zaza da non poterci credere, lo sberleffo del piccolo Pellè al grande Neuer. E poi si sbagliano anche Bonucci e Darmian, ma da persone normali. Comunque finisce l'Italia di Conte, e comincia quella di Ventura. Che potrebbe ricominciare dallo spirito di gruppo fatto di qualche ominide, ma soprattutto da uomini veri. Ma sarà proponibile un'Italia alla Conte, senza Conte?

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