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Santarcangelo: un poker che sa di salvezza

3 apr 2016
Santarcangelo: un poker che sa di salvezzaSantarcangelo: un poker che sa di salvezza
Santarcangelo: un poker che sa di salvezza - 16 punti nelle ultime 10 partite: il cambio di marcia dei clementini è frutto anche dei dieci gol in...
Il Santarcangelo non fallisce l'esame col Tuttocuoio e mette in cascina l'ottava vittoria in campionato che non fosse per la giustizia sportiva – iniqua in termini di ripartizione delle colpe, come abbiamo avuto modo di vedere – avrebbe oggi 38 punti. Una salvezza comunque di molto avvicinatasi dopo il poker rifilato ieri pomeriggio ai neroverdi di Lucarelli, approdati al Mazzola sull'onda lunga di due successi consecutivi.
Una sfida, comunque, più complessa di quello che il 4-1 finale potrebbe suggerire; clementini avanti al 14': Falivena tiene in gioco Venitucci che regala a Guidone la palla del vantaggio. Per l'attaccante milanese è il nono gol in campionato, decimo in stagione.
I romagnoli provano a capitalizzare l'inerzia: stavolta l'azione parte dalla sinistra, con Guidone ad alzare troppo la mira sul traversone di Margiotta.
A metà frazione si vedono anche gli ospiti: Paparusso carica il mancino, fuori dallo specchio.
Una clamorosa incomprensione tra Falivena e Colombini schiude al raddoppio santarcangiolese, che nemmeno un monumentale Feola riesce ad evitare: delizioso per quanto preciso il pallonetto alzato da Margiotta sulla respinta dell'esperto portiere. Guidone, alleggerito del peso di un grave errore, alza le braccia al cielo sulla prodezza del compagno di reparto.
Il tridente di casa è irrefrenabile: Venitucci scala tutte le marce in fascia e lascia sul posto Falivena, peccando solo di precisione nel momento decisivo. Situazione simile alla mezzora, quando Guidone semina Ferraro dando il là all'azione che si conclude forse col gol dell'anno: per il centrocampista juventino Carlo Ilari la semi rovasciata mancina vale il quarto in campionato.
Il Tuttucuoio prova a rispondere con Giovinco, che non inquadra lo specchio di testa. Esito identico per la girata di Guidone che chiude il primo tempo.
Nella ripresa è tutta un'altra partita e Nardi inizia a sporcare i taccuini dopo meno di trenta secondi, opponendosi al destro di Kristo, poi Drudi mura Giovinco. Inevitabilmente la squadra di Lucarelli lascia spazio alle iniziative del Santarcangelo, vicino al quarto sigillo sull'asse Venitucci-Guidone, fermato sul più bello da Feola.
Il talentuoso Simone Calvano prova a mettersi in mostra una manciata di secondi più tardi, ma il sinistro a chiusura della sua discesa termina di poco a lato.
Il Santarcangelo, ora, cala vertiginosamente di ritmo e solo un grande Nardi impedisce che un gol possa minare l'inerzia dell'incontro, chiudendo alla grande sul diagonale di Giovinco. Il fantasista neroverde non è nemmeno fortunato, quando al 63' vede la sua girata uscire di un soffio alla sinistra del montante.
Meno di dieci minuti dopo l'episodio che rimette in carreggiata gli ospiti: Guidone tocca la palla col braccio alto, vistosamente staccato dal corpo nonostante il pallone caramboli prima sul quadricipite dell'attaccante milanese. Per Cabona di Reggio Calabria ci sono gli estremi per il penalty, che Giovinco trasforma impeccabilmente.
Il sassolino nell'ingranaggio del Santarcangelo è inserito e il giocattolo – come ipotizzato – rischia di rompersi. Fortunatamente per Zauli, tra i pali c'è forse il miglior portiere della categoria: Nardi replica su Kristo all'80' ed è poi pure fortunato quando Falivena spacca la traversa un minuto più tardi.
Ad evitare un finale da infarto al pubblico di casa ci pensa ancora Marco Guidone, che apre e chiude le marcature incuneandosi tra Colombini e Paparusso per freddare Feola dall'altezza del dischetto. Vittoria pesantissima per i romagnoli, che fanno uno scatto forse decisivo verso la salvezza diretta.

LP

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