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Morte Novembrini, tempi lunghi per il referto autoptico

16 gen 2009
Sala operatoria
Sala operatoria
“Ci tengo a dire che stiamo procedendo a una valutazione molto seria dell’accaduto”. Il direttore generale dell’Iss Paolo Pasini spiega subito perché i tempi, per fare chiarezza sul decesso di un sammarinese durante l’applicazione del pacemaker, non saranno brevi.
“Il referto dell’ autopsia – precisa – si sviluppa in due fasi e occorrono settimane per avere quello definitivo. Intanto stiamo nominando una commissione di esperti particolarmente qualificata, esterna all’ospedale". Una scelta naturale e ovvia in casi come questo.
L’applicazione del pacemaker, non coinvolge medici interni al nosocomio sammarinese ma viene sempre fatta da specialisti convenzionati. "Di primo acchito - conclude Pasini - la procedura seguita appare corretta, ma siamo in attesa del quadro definitivo e lo avremo solo fra un mese".
Marino Novembrini 67 anni, molto noto a San Marino, è morto in Ospedale nella fase di applicazione del pacemaker. E’ stato Liano Marinelli, primario di Cardiologia, ha chiedere immediatamente l’esame autoptico. "In 16 anni e 480 pacemaker innestati - spiega - è la prima volta che ci capita. Abbiamo bisogno di capire il perché. Il paziente è morto per una causa ancora da determinare ma dai primi risultati dell’autopsia - aggiunge - posso anticipare che chi ha eseguito l’operazione, non c’entra nulla. Lo specialista in questione lavora con l’ospedale sammarinese da oltre 16 anni e ha applicato migliaia di pacemaker. La procedura - conclude Marinelli - non viene fatta dai cardiologi sammarinesi perché non c’è casistica adeguata per avere prestazioni di eccellenza".

Sonia Tura

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