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Le banche reggono bene la seconda fase dello scudo fiscale. Depositi in calo ma il trend segnala una tenuta

12 apr 2010
E’ un dato che resta in calo, quello della raccolta bancaria nella Repubblica di San Marino, seppur con un timido rallentamento nella discesa in percentuale. I dati ufficiali si riferiscono al mese di gennaio 2010, diffusi dalla Banca Centrale, e ci consegnano un quadro dell’economia finanziaria sammarinese segnato dallo scudo fiscale e da una minor raccolta. In gennaio negli sportelli dei vari istituti di credito sono stati depositati in totale quasi 10 miliardi di euro, 9 miliardi e 900 milioni per la precisione. Di questi 6 miliardi e 9 sono frutto della raccolta diretta, vale a dire i depositi, mentre a 3 miliardi ammonta quella indiretta, cioè i mandati di gestione. Rispetto al mese precedente c’è un calo complessivo di 290 milioni di euro, quasi 223 solo nei depositi, anche se questo rappresenta però una sostanziale tenuta. I grafici sull’andamento annuale, infatti, evidenziano come i mesi di ottobre, novembre e soprattutto dicembre, periodo che coincide con la prima fase dello scudo fiscale, siano stati quelli più critici, con una discesa piuttosto marcata, che ha portato la raccolta complessiva da poco meno di 14 miliardi di euro a circa 10 miliardi. Restano pressoché invariate le sofferenze, e questo denota una sostanziale tenuta del sistema economico generale, mentre diminuiscono i finanziamenti da parte delle 12 banche che operano in Repubblica, che ai loro clienti hanno affidato in gennaio oltre 5 miliardi di euro, circa 30 milioni in meno del mese precedente. In definitiva le banche sammarinesi dimostrano una buona patrimonializzazione e, nel contempo, di aver assorbito piuttosto bene la seconda fase dello scudo.

Sergio Barducci

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