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Crack Parmalat travolge cooperativa sammarinese

26 gen 2004
Crack Parmalat travolge cooperativa sammarinese
Il crack Parmalat travolge anche una cooperativa sammarinese impegnata nel sociale. Per accrescere le risorse da destinare ai bambini poveri di altri paesi avevano pensato bene di investirle in borsa. La prudenza gli aveva suggerito di stare lontani dalle operazioni speculative e di rivolgersi ai titoli più sicuri anche se meno redditizi: quelli del MIB 30. I titolari della cooperativa preferiscono mantenere l’anonimato anche se non nascondono la loro amarezza. Non avevano pensato al realizzo economico: una parte degli utili derivanti dalle cedole dei titoli Parmalat - sarebbero stati destinati infatti ad un progetto di adozioni a distanza. Quelle azioni ora non valgono più nulla – carta straccia – e per quei bimbi è svanita la possibilità di un piccolo aiuto per rendere meno dura la vita di tutti i giorni. E’ un esempio, come tanti, delle possibili ripercussioni di una crisi economica come quella che ha investito una società delle dimensioni della Parmalat. Ogni giorno – afferma il presidente dell’ASDICO-CDLS Marco Beccari - decine di consumatori sammarinesi si rivolgono al nostro sportello per sapere come comportarsi. Cittadini comuni, lavoratori dipendenti, che hanno investito i risparmi di anni di lavoro in titoli azionari crollati improvvisamente come i Parmalat, Cirio e le obbligazioni argentine. Per i titoli Parmalat – fa sapere Beccari – è comunque possibile scaricare un facsimile del ricorso sul sito www.adiconsum.it. In un eventuale processo contro i responsabili del crack sarà però necessario costituirsi parte civile.

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