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Frontalieri: 3000 firme contro la doppia imposizione

18 dic 2003
Frontalieri: 3000 firme contro la doppia imposizione
3000 firme, contro la doppia imposizione e la precarietà dei frontalieri sul Titano. Sono state raccolte in circa due settimane e verranno inviate, mediante l’ambasciatore Volpini, a Ciampi, Berlusconi, Frattini, Tremonti, Maroni e Tremaglia. Le 3000 firme si aggiungono alle 10mila di qualche tempo fa e la petizione, chiede espressamente, di non tagliare le buste paga dei lavoratori italiani occupati a San Marino. L’obiettivo è fare chiarezza sulla doppia imposizione e non porre i frontalieri in una condizione di svantaggio. Per il 2004 è stata reiterata la misura della doppia imposizione con la franchigia di 8000 euro. Con questo regime i 5000 italiani occupati a San Marino verseranno per la prima volta l’Irpef nel maggio del prossimo anno, per i redditi percepiti sul Titano nel 2003. Il comitato frontalieri, nel caso la doppia imposizione non possa essere evitata, chiede che almeno la soglia del bonus, venga elevata da 8000 a 15mila euro. Qualche margine di intervento potrebbe ancora esserci e il senatore eletto nel collegio di Rimini Giampaolo Bettamio si è impegnato a dare ulteriori delucidazioni entro il 22 dicembre. L’ambasciatore Volpini trasmetterà a Roma il plico con le 3000 firme entro le prossime 24-48 ore e ai rappresentanti sindacali ha anche dichiarato che farà del suo meglio per ottenere risposte alla petizione. Volpini ha inoltre affermato che si impegnerà per sollecitare la ratifica da parte dell’Italia della Convenzione Italo sammarinese firmata nella primavera del 2002 ed anche di verificare la possibilità che la questione specifica del frontalierato venga affrontata con una legge ad hoc. Il comitato sammarinese frontalieri, intanto, rimane in attesa di una risposta dallo staff del viceministro Baldassarri che poche settimane fa, in occasione di una sua visita in Repubblica, aveva promesso il suo interessamento alla questione.

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