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Frontalieri: sindacati no alla doppia tassazione

19 ott 2003
Frontalieri: sindacati no alla doppia tassazione
Doppia tassazione per i lavoratori frontalieri del Titano e precarietà dei rapporti di lavoro negli incontri tra i rappresentanti della Centrale Sindacale Unitaria, una delegazione del Comitato dei lavoratori frontalieri e i parlamentari riminesi Sergio Gambini, Ds, e Giampaolo Bettamio, Forza Italia. E’ stata soprattutto la questione fiscale dei frontalieri, con la norma sulla tassazione inserita nella finanziaria italiana del 2002 e confermata nella finanziaria 2003, a tenere banco. Una norma che da tempo i sindacati sammarinesi denunciano come peggiorativa del male stesso e che doveva essere sanata da legge ordinaria per modificare la prevista soglia degli 8 mila euro di esenzione fiscale e introdurre un concetto diverso di equità fiscale. Il sindacato sammarinese ha parlato anche dell’aspetto penalizzante insito nella doppia tassazione che non solo crea una netta disparità tra i lavoratori italiani, ma potrebbe indurre i frontalieri a scegliere, o accettare, a San Marino di lavorare in nero per evitare il pagamento delle tasse in Italia. Dagli incontri privati di oggi, i primi organizzati dal sindacato sammarinese che intende incontrare gli altri rappresentanti in Parlamento di Rimini e circondario sono emerse diverse proposte. In discussione alcune ipotesi per evitare la doppia tassazione. Si potrebbe arrivare alla sospensione della tassa, in attesa della legge ordinaria, o innalzare il tetto degli 8 mila euro di bonus fiscale oppure presentare un emendamento più strutturato in sostituzione della legge ordinaria non ancora definita. L’onorevole Bettamio si è inoltre impegnato a programmare, e organizzare, un incontro al ministero degli esteri italiano per affrontare il tema della doppia tassa con le parti interessate. Incontro che potrebbe avvenire nei primi della settimana.

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