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Problemi per i sammarinesi che operano nel settore trasporti

18 giu 2010
San Marino - Problemi per i sammarinesi che operano nel settore trasportiProblemi per i sammarinesi che operano nel settore trasporti
Problemi per i sammarinesi che operano nel settore trasporti
Secondo una disposizione europea, gli autobus e i camion merci provenienti da stati extra UE non possono circolare su territori dell’Unione senza uno specifico accordo. A farne le spese, tra gli altri, la società Fratelli Benedettini che si era impegnata, con investimenti ingenti, a condurre la nazionale sammarinese di calcio in Albania. In realtà l’accordo Interbus è entrato in vigore nel 2002, ma San Marino non vi ha mai aderito e i vettori sammarinesi, per sopravvivere, hanno lavorato pur non essendo in regola. “Abbiamo rischiato in prima persona - spiega Roberto Benedettini, Amministratore delegato dell’omonima ditta – ma ora siamo stanchi, il pericolo è troppo alto”. Chi non è in regola può infatti incorrere nel sequestro del mezzo con blocco dei passeggeri. “Otto anni fa abbiamo sollevato il problema - continua - ma dagli organi competenti non abbiamo ottenuto alcuna risposta”. Benedettini punta il dito contro il rimpallo di responsabilità e il cambio di Governi. “Ogni volta - accusa- bisognava ricominciare tutto daccapo con un nuovo referente. In un anno e mezzo l’ufficio competente istituito dalla Segreteria non ha fatto nulla.”Luca Brandi, della Segreteria degli Esteri, svela un aspetto dell’accordo interbus che giustifica il perché non sia stato ratificato: chi vi aderisce deve rinunciare a tutti gli altri accordi bilaterali precedentemente stipulati con i paesi membri. San Marino sta aspettando conferme, in tale senso, dai responsabili del ministero trasporti e infrastrutture italiano. “Non è opportuno rinunciare all’accordo con l’Italia e rinegoziarlo – spiega Brandi – soprattutto di questi tempi. Per aggirare il problema – continua – basta chiedere preventivamente le autorizzazioni specifiche ai paesi nei quali si intende viaggiare. Noi interveniamo su segnalazione del trasportatore direttamente con l’ambasciata del paese interessato. Finora – dice – non abbiamo avuto problemi”. La trasferta in Albania per la Champions comunque si farà – dice Benedettini - ma con un mezzo targato Italia. Con buona pace dell’orgoglio sammarinese.

Monica Fabbri

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