Il completamento della legge del 2005 per la riforma del sistema pensionistico e la realizzazione di un testo unico delle norme previdenziali al centro dell’incontro tra Governo e sindacati. Proseguita la discussione sull’articolo 12 della legge, con riferimento agli aspetti esclusi dal provvedimento stralcio che, dopo la prima lettura in Consiglio, approderà in commissione e infine completerà l’iter con la seconda lettura. I temi sono già stati suddivisi in 20 schede di lavoro ed è la stessa legge che prevede siano oggetto di contrattazione tra Governo e sindacati. Si parla di contributi facoltativi, lavori socialmente utili, criteri di diritto alla pensione per i superstiti, di determinazione delle carriere miste, l’equità tra pensionati e assicurati, con alcuni tipi di pensioni che possono contribuire al monte globale del sistema. Si ragiona anche sui cosiddetti lavori usuranti prevedendo ulteriori finestre di uscita dal mondo del lavoro per chi ha carriere molto lunghe, considerando anche la possibilità di disincentivi permanenti in base ad una concordata gradualità. Il Segretario Chiaruzzi, al termine dell’incontro si dice soddisfatto e prevede tempi brevi per arrivare ad un testo unico, mentre la Csu rammenta i gravi ritardi accumulati sulla previdenza complementare e ricorda che è passato più di un anno da quando il Consiglio Grande e Generale, su proposta dell’allora Governo, abrogò la legge sul “secondo pilastro” previdenziale approvando un ordine del giorno che impegnava l’Esecutivo ad aprire, in tempi brevi, il confronto per una nuova legge. Ora si dovrebbe passare ad una fase più stringente del confronto. Giovedì 21 febbraio il prossimo incontro, il 29 febbraio invece si aprirà la discussione sul secondo pilastro.
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