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Israele: udienza del processo a ex premier Netanyahu annullata perché la Polizia ha hackerato i telefoni dei testimoni

La corrispondenza settimanale di Massimo Caviglia

7 feb 2022

L’udienza del processo per corruzione all’ex premier israeliano Netanyahu, che si sarebbe dovuta tenere domani, è stata annullata oggi dai giudici per consentire al Procuratore di Stato di rispondere alle accuse secondo cui la Polizia avrebbe usato un programma per hackerare i telefoni dei testimoni. Lo spyware Pegasus è infatti in grado di ottenere informazioni dai telefoni cellulari di nascosto e da remoto. La tecnologia di spionaggio sarebbe stata utilizzata dalla Polizia senza un ordine del tribunale, e questa settimana una commissione d'inchiesta governativa dovrà esaminare l’accusa, mentre politici e attivisti dei diritti hanno chiesto una commissione indipendente. Il premier Bennett ha definito “molto gravi” le accuse contro la Polizia, affermando che strumenti come Pegasus sono importanti per la lotta al terrorismo, ma non devono essere indirizzati verso civili o personaggi pubblici. Il Presidente Herzog ha detto: “Questo non è un giorno facile. Non dobbiamo perdere la nostra democrazia, né la nostra Polizia, né la fiducia dei cittadini”. E il parlamentare della lista araba Ahmad Tibi ha risposto alla notizia ironicamente twittando “Ora la divisione tra le Forze dell’Ordine è chiara: la Polizia intercetta gli israeliani e lo Shin Bet intercetta gli arabi”. Intanto sul versante dei colloqui sul programma nucleare iraniano è da segnalare la revoca statunitense di una parte delle sanzioni, che permette a Paesi e Società di tornare a investire nella Repubblica Islamica. Il Dipartimento di Stato americano ha chiarito che si tratta di un passaggio obbligato per favorire l'avanzamento dei colloqui, ma il Ministero degli Esteri iraniano ha dichiarato che la revoca parziale non è sufficiente. Teheran ha inoltre informato l’Agenzia per l’Energia Atomica che intende spostare alcune centrifughe in altri luoghi. Il premier israeliano Bennett ha ribadito che un accordo sul programma nucleare iraniano sarà dannoso, perché non aumenterà la stabilità ma ritarderà solo di poco l’atomica iraniana. E tutti i Paesi dell’area ne subiranno le conseguenze.

Massimo Caviglia




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