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Ucraina, il sindaco di Mariupol: "150 civili uccisi al giorno dai russi". Putin: "Nazista il boicottaggio della cultura russa".

25 mar 2022
Ucraina, il sindaco di Mariupol: "150 civili uccisi al giorno dai russi". Putin: "Nazista il boicottaggio della cultura russa".

L'Ue si dice "pronta a chiudere scappatoie, a contrastare possibili manovre evasive e a imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità" della Russia "di continuare l'aggressione" all'Ucraina. Volodymyr Zelensky ringrazia i 27 - a eccezione dell'Ungheria -, ma biasima il ritardo con cui secondo lui si è mossa l'Europa: le sanzioni sono arrivate "un po' tardi", ha detto il presidente ucraino.

E intanto sono ripresi a Bruxelles i lavori del Consiglio europeo, che al secondo giorno, è dedicato in particolare all'energia. Forte reazione da parte di Mosca che smentisce, attraverso il suo ambasciatore a Roma Sergey Razov, l'ipotesi di una "minaccia nucleare" ventilata da Biden e Zelensky e apre un'inchiesta sulla possibilità che Kiev stia fabbricando armi biologiche. Contro la Russia è stata aperta "una guerra ibrida totale", secondo il ministro degli Esteri Seghei Lavrov citato dall'agenzia Tass. Gli Stati Uniti intanto, tramite un funzionario della Casa Bianca, hanno affermato di non aver intenzione di usare le armi chimiche qualunque siano le circostanze.

Intanto il presidente russo Vladimir Putin ha paragonato oggi il boicottaggio di eventi culturali russi ed esponenti della cultura russa nei Paesi occidentali ai roghi di libri di cui si resero responsabili i nazisti. "L'ultima volta - ha affermato il capo del Cremlino durante un incontro con esponenti del mondo culturale - sono stati i nazisti in Germania, circa 90 anni fa, a condurre una tale campagna di distruzione della cultura indesiderabile. Ci ricordiamo bene delle immagini dei libri bruciati nelle piazze".




"La Russia uccide in media 150 civili ogni giorno. Non abbiamo ancora abbastanza armi per proteggere sufficientemente le nostre città contro questi pesanti attacchi". Lo ha detto Sergij Orlov, vicesindaco di Mariupol, in un'intervista a 'Buongiorno' su Sky Tg24. La situazione in città, ha osservato Orlov, "purtroppo è terribile. Sono 25 i giorni di blocco totale, senza nessun collegamento, e non si riesce neanche a trasferire farmaci, acqua, cibo. Dai 150mila ai 200mila cittadini sono ancora in città. È una stima, ovviamente. Negli ultimi dieci giorni abbiamo evacuato circa 60mila cittadini verso Zaporizhzhia ed altre città".

L'esercito russo ha bombardato un policlinico a Kharkiv, nel distretto di Osnovyansky. Lo riferisce Ukrinform, che cita la polizia della regione di Kharkiv. Nell'attacco sono morte 4 persone. "Gli occupanti russi continuano a uccidere civili a Kharkiv. A seguito del bombardamento mattutino delle infrastrutture civili con lanciarazzi, 7 civili sono rimasti feriti, 4 dei quali sono morti ", si legge nella nota, in cui si segnala che le forze russe hanno sparato sul policlinico nel quartiere Osnovyansky, dove si trova il centro degli aiuti umanitari, oggi verso le 7:45. Non ci sono strutture militari nelle vicinanze, viene precisato.

India e Cina intanto chiedono un cessate il fuoco immediato in Ucraina. Lo dice il ministro degli Esteri indiano, Jaishankar dopo un colloquio con l'omologo cinese Wang Yi. La Cina respinge "con forza" accuse "e sospetti infondati" e "ogni tentativo di esercitare coercizione e pressione" e critica la Nato, "residuo della Guerra Fredda". Parla di "false narrazioni" sulla guerra "fatte da chi getta benzina sul fuoco per alimentare problemi". Il portavoce del ministero degli Esteri Wang Wenbin dice che "le sanzioni non aiuteranno a risolvere i problemi" e "che il dialogo e la consultazione sono gli unici mezzi" da seguire.






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