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Ucraina: nuova offensiva di Kiev su Kherson. Ipotesi di disimpegno russo da questi territori

Iniziata, intanto, l'evacuazione di migliaia di civili verso la sponda orientale del Dnepr

19 ott 2022
@ebu.ch

Momento chiave del conflitto. Dopo un continuo e massiccio raggruppamento di mezzi e truppe, lungo la linea di contatto, Kiev ha infine sferrato in queste ore un attacco in forze contro la testa di ponte russa sulla sponda ovest del Dnepr. Impossibile al momento valutare l'efficacia di questa nuova offensiva. Le fonti ufficiali tacciono, mentre sui profili social dei vari milblogger, è un susseguirsi di news parziali e contrastanti. Più utile invece un'analisi di quanto dichiarato ieri dal comandante in capo delle forze russe in Ucraina. Surovikin aveva parlato di situazione tesa”, nei vari teatri operativi. Si era poi soffermato sul fronte di Kherson, paventando pesanti attacchi missilistici di Kiev su dighe e città. Ma soprattutto aveva dichiarato di non poter escludere “decisioni difficili”. Proprio su queste due parole si sono concentrati gli analisti.

C'è chi ha ipotizzato un prossimo utilizzo di armi non convenzionali; ma secondo i più il riferimento era ad un possibile disimpegno da questi territori. Di certo l'impatto politico sarebbe devastante per Mosca, per una serie di ragioni. Ma da un punto di vista prettamente militare si tratterebbe di una mossa razionale, trattandosi di zone ormai difficilmente difendibili. Da qui anche la decisione di evacuare fino a 60.000 civili entro una settimana. Operazione già iniziata e molto complessa da un punto di vista logistico, specie alla luce dell'attacco odierno. Che testimonia la volontà di Kiev di cogliere al più presto – ed a qualunque costo - un successo strategico. Anche per galvanizzare il fronte interno: duramente provato dall'ondata di strike russi su infrastrutture critiche; possibile preludio di un inverno da incubo. Colpiti nella notte impianti energetici nella regione di Dnipropetrovsk. Segnalati attacchi missilistici anche nel distretto di Zaporizhzhia. “Atti di puro terrore” – ha detto la Presidente della Commissione UE von der Leyen -, che “stanno segnando un nuovo capitolo di una guerra già crudele”. 






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