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Ucraina: sfide decisive nel Donbass. Mosca punta tutto sull'offensiva su Bakhmut

Tenendo la città gli ucraini azzererebbero ogni residua possibilità di proiezione offensiva nell'area da parte dei russi

12 dic 2022
Aggiornamenti sul conflitto in Ucraina
Aggiornamenti sul conflitto in Ucraina

Fuorviante citare i numeri fatti trapelare in via più o meno ufficiale dai belligeranti; trattandosi di un flusso di news pesantemente inquinato dalla propaganda. Pochi dubbi, tuttavia, sul fatto che i combattimenti in corso nel Donbass stiano provocando perdite spaventose da entrambe le parti. Pesanti scambi di artiglieria, conflitto per lo più di trincea nel settore di Bakhmut: uno dei perni del dispositivo ucraino nel Donetsk. È qui che si concentra la pressione delle forze di Mosca, con l'obiettivo di stringere in una tenaglia l'insediamento, e renderne insostenibile la difesa. Copione già visto a Severodonetsk e Lysychansk; dove dopo una lenta progressione russa il fronte improvvisamente collassò. Accanita, tuttavia, la resistenza delle truppe di Kiev. Anche se il continuo arrivo di rinforzi potrebbe compromettere la possibilità di imbastire controffensive altrove. La posta in palio del resto è alta: tenendo Bakhmut gli ucraini azzererebbero ogni residua possibilità di proiezione offensiva nell'area da parte dei russi.

Il Cremlino ha invece disperato bisogno di un successo sul campo, dopo i rovesci subiti nei mesi scorsi. E non solo per tenere unito il fronte interno; anche per deprimere lo spirito combattivo della popolazione ucraina, già messo a dura prova dalla distruzione delle infrastrutture critiche. Il Premier Shmyhal era stato chiaro, ieri, nell'annunciare – per l'inverno - “significative restrizioni” al consumo di elettricità. Questione energetica centrale, peraltro, anche nel dibattito europeo; poiché lo sganciamento dal legame con la Russia, ha reso le forniture più onerose e difficili da reperire. Da qui un gap competitivo per le imprese, ed i timori di una progressiva deindustrializzazione. Commissione UE al lavoro per presentare entro marzo la prima domanda aggregata di energia; “ma per farlo serve un accordo sulle nuove regole”, ha sottolineato von der Leyen.

Problemi che sembrano non riguardare gli Stati Uniti, dove pare inoltre si sia alla vigilia di una svolta epocale. Secondo il Washington Post verrà annunciato domani, in una conferenza stampa, il buon esito di un esperimento nel corso del quale una reazione di fusione nucleare avrebbe generato più energia di quella usata per innescarla. “Una pietra miliare – è stato scritto - nella decennale e costosa ricerca per sviluppare una tecnologia che fornisca energia illimitata, pulita ed economica”.





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