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In Congresso la convenzione con Giochi San Marino

10 mag 2005
In Congresso la convenzione con Giochi San Marino
L’intervento era atteso da tempo e finalmente sul tavolo del Congresso di Stato è arrivato. Si tratta dei cosiddetti decreti sui cantieri, le norme cioè mancanti alla legge sull’igiene e sicurezza sui luoghi di lavoro e gli interventi correttivi richiesti dalle organizzazioni dei lavoratori e da quelle di categoria. L’esecutivo ha approvato la delibera presentata dal Segretario di Stato alla Sanità, Masismo Rossini, per apportare modifiche e integrazioni al decreto 25 febbraio 2002 che fissa le disposizioni in materia di cantieri di cui art 7 della legge 18 febbraio 98 numero 31.
'E’ il frutto – spiega Rossini – di un approfondito confronto con le forze sociali, i dicasteri competenti e i datori di lavoro, il compimento di un percorso lunghissimo”.
In Congresso di Stato anche le prime valutazioni sulla rinegoziazione della convenzione con la San Marino Giochi. L’ordine del giorno votato dal Consiglio Grande e Generale nella seduta di venerdì, ha fissato il termine di 60 giorni per la definizione della nuova bozza d’accordo. Una nuova convenzione, che dovrà prevedere, come noto, l’annullamento del diritto di esclusiva, la rinuncia alla realizzazione del maxi albergo a Murata e il vincolo di non edificabilità dell’area ex Burgagni. Altri aspetti del nuovo accordo dovranno essere definiti dall’apposito gruppo di lavoro composto dalle segreterie di stato indicate dal parlamento. Un documento sul quale già il confronto è iniziato.
Definito anche il gruppo di lavoro che dovrà dare seguito all’invito di collaborazione sui temi comuni dei due territori avanzato all’esecutivo dal Presidente della provincia di Rimini, Ferdinando Fabbri. 6 i coordinatori di altrettante segreterie di stato, incaricati di valutare progetti e fattibilità: sono i responsabili dei dipartimenti affari esteri,finanze, territorio, turismo, sanità e informazione. A loro il compito di individuare i percorsi comuni di sviluppo in campo turistico, le infrastrutture, il lavoro, la sanità, i trasporti ed altro ancora. Individuati poi una serie di argomenti che potranno segnare il dibattito della prossima sessione del Consiglio Grande e Generale. Il Congresso di Stato ne ha discusso senza divulgare però i temi trattati. Toccherà all’Ufficio di Presidenza fissare date e ordine del giorno.

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