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Elezioni 2016, vittoria di Trump. Le prime reazioni

9 nov 2016
Elezioni 2016, vittoria di Trump. Le prime reazioni
Elezioni 2016, vittoria di Trump. Le prime reazioni - Trump chiede all'America di unirsi, ma l'opinione si spacca dentro e fuori gli Stati Uniti. Posizion...
Trump chiede all'America di unirsi, ma l'opinione si spacca dentro e fuori gli Stati Uniti. Posizioni diverse anche negli stessi partiti. Vale per i Repubblicani, San Marino non fa eccezione. Basta un giro sui social.
Alessandro Bevitori di SSD scrive che l'America ha scelto il cambiamento e che è ora di cambiare anche qui. In SSD c'è però chi tifava per Hillary. L'immagine postata da Marina Lazzarini non lascia dubbi, così come il commento "Dio salvi gli Stati Uniti e la terra".
Pro Trump Marco Severini della Lista delle Persone Libere, che scrive:“Ha perso la partitocrazia ladra ed arraffona, la politica che promette e che non fa”.
Il Capogruppo del Psd Gerardo Giovagnoli non nasconde la preoccupazione per idee “che hanno a che fare con un'America meno coinvolta nella politica estera, introflessa, che vuole costruire muri e non “esportare” libertà e democrazia.”
Riflessione condivisa dall'avversario di Civico 10 Matteo Ciacci, preoccupato “dalla ventata populista che sta dilagando ovunque”. Anche lui teme ripercussioni a livello europeo.
C'è chi spera, come il Capogruppo del Ps Alessandro Mancini, che Trump dia prova di moderazione, non si distingua per chiusura e che continui a confrontarsi con il resto del mondo.
Fiducioso il Segretario Dc Marco Gatti, convinto che le provocazioni lanciate in campagna elettorale rientreranno in nome di un equilibrio a cui è chiamata una superpotenza come gli Stati Uniti.
Gian Nicola Berti della lista Sammarinesi affida il suo pensiero ai social, allineandosi ad alcuni avversari: “Questa elezione conferma che le persone, nonostante le massicce campagne propagandistiche ed i sondaggi taroccati, decidono con la loro testa”.
Da Marco Podeschi l'augurio di buon lavoro. Per il candidato di Repubblica Futura “Trump incarna la voglia di cambiamento, di una figura che non provenga dalle elite politiche classiche”.
“E' stato un voto contro tutto ciò che la Clinton rappresenta” gli fa eco Elena Tonnini di Rete. “E' una protesta globale” – rileva – con l'augurio che si tramuti in un cambio di modello, per non lasciarla nelle mani di nazionalismo e rabbia.
Anche Luca Lazzari di San Marino Insieme non parla di vittoria di Trump ma di sconfitta della Clinton. “Contro l’establishment della finanza internazionale e il suo piano di impoverimento dei popoli, la gente cerca rifugio nelle destre. Dinamica che comincia a prendere familiarità anche a San Marino, e che rischia di mettere in pericolo la nostra democrazia”.
“La Clinton rappresenta il vecchio e l'America quando è in difficoltà cambia. Qui invece – fa notare Erik Casali di Rinascita democratica - si lamentano tutti e votano sempre per gli stessi”.


In Italia il premier Matteo Renzi dichiara"Chi l'avrebbe detto che Trump avrebbe vinto? Eppure è così e noi abbiamo rispetto, collaboreremo con la nuova presidenza Usa e al rapporto tra Usa e Ue. A maggior ragione dopo oggi va affrontato il rapporto tra Ue e Italia, l'Italia deve essere leader nella discussione Ue, basta con 'ce lo chiede l'Ue'. Bisogna scegliere se governare il cambiamento o seguirlo soltanto".
Anche la Boldrini si dichiara sorpresa dal risultato e lo scrive sul suo account Twitter "#Trump Oggi pensavo di commentare un altro risultato. Grande sorpresa ma anche rispetto per la scelta degli elettori #Usa", scrive la Presidente della Camera Laura Boldrini . "Profondo rispetto per voto #USElection2016. Nel suo primo discorso Trump non sembrava lui: moderato, inclusivo, pacato", dice ancora la Presidente su Twitter.
Il ministro dell'Interno Angelino Alfano , in seguito alla vittoria del tycoon statunitense, ha detto "Il popolo americano ha scelto, ha scelto liberamente. Viva gli Stati Uniti d'America. L'ho detto prima, quindi lo ripeto adesso, che chiunque avesse vinto, l'Italia sarebbe rimasta amica degli Stati Uniti e viceversa. Il destino di libertà e democrazia dell'Italia e degli Stati Uniti d'America è sempre stato un destino comune che ha unito le due sponde dell'oceano, quasi che l'oceano stesso non ci fosse".

In Francia il presidente francese, Francois Hollande, commentando la vittoria di Donald Trump alla Casa Bianca dichiara "Questa elezione americana apre un periodo di incertezza. Va affrontata con lucidità e chiarezza". Bisogna essere "vigili e sinceri" con il partner Usa, ha precisato Hollande.

"Germania e gli Usa sono legati da "valori" comuni e la Germania offre a Donald Trump una "stretta collaborazione": lo ha detto a Berlino la cancelliera Angela Merkel congratulandosi per la sua elezione.

In Russia la Duma festeggia. "Abbiamo sentito le dichiarazioni elettorali dell'allora candidato alla Casa Bianca Donald Trump mirate a ripristinare i rapporti fra la Russia e gli Usa. Noi capiamo e ci rendiamo conto che sarà un percorso difficile dato il deterioramento in cui si trovano le nostre relazioni. La Russia è pronta a far la sua parte e desidera ricostruire i rapporti a pieno titolo con gli Usa". Così Vladimir Putin.

Il premier di Israele Benyamin Netanyahu ha affermanto che Donald Trump "è un amico sincero dello stato di Israele. Agiremo insieme per portare avanti la sicurezza, la stabilità e la pace nella nostra regione".

Dall'Egitto il presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi ha chiamato al telefono Donald Trump esprimendogli le sue più vive congratulazioni per la vittoria alle presidenziali Usa e lo ha invitato a visitare l'Egitto. Lo scrive l'agenzia Mena, aggiungendo che Trump si è augurato di incontrare prossimamente Sisi e ha lodato l'incontro tra i due avvenuto a New York a settembre, aggiungendo che intende mantenere strette relazioni di amicizia con l'Egitto.

"Il popolo americano ha fatto la sua scelta e con questa scelta negli Stati Uniti inizia una nuova stagione. Auguro un futuro felice agli Stati Uniti, interpretando favorevolmente la scelta del popolo americano". Così il Presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan sull'elezione di Donald Trump alla presidenza Usa.

In Olanda il premier Mark Rutte augura a Donald Trump "Buona fortuna" per la sua elezione. "Suppongo" che Usa e Olanda "continueranno a lavorare insieme e con il resto del mondo sulla base di principi e valori condivisi in linea con la forte tradizione americana". Meno diplomatico il primo commento del ministro degli Esteri, Bert Koenders, il quale ha osservato che Trump "sarà giudicato in base alle sue azioni" senza però esprimere congratulazioni perchè "durante la sua campagna - ha detto il ministro - Trump ha fatto dichiarazioni in netto contrasto con quanto noi vorremo per la nostra società e l'ordine mondiale, in particolare per quanto riguarda le relazioni con la Russia"

Da Belgrado il premier conservatore ungherese Viktor Orban ha commentato la vittoria di Donald Trump nelle presidenziali Usa "Che magnifica notizia. La democrazia e' ancora viva".

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