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Elezioni, coalizioni in divenire

7 ago 2008
Palazzo Pubblico
Palazzo Pubblico
Il primo imperativo è semplificare il quadro politico, per contenere le liste ed evitare l’affollamento di simboli sulla scheda elettorale. Già qui i passaggi non sono facili: ognuno infatti dovrà rinunciare ad un pezzo della propria identità per favorire l’aggregazione su base ideologica e programmatica. Popolari e Alleanza Nazionale hanno già costituito l’Unione dei Moderati, altri stanno valutando attentamente i passaggi, alla ricerca della coesione. Se il polo a guida democristiana è in costruzione, la prima riunione interlocutoria ha fissato scadenze e stralci del progetto politico, lo stesso avviene nel secondo schieramento, quello che ruota attorno al Partito dei Socialisti e dei Democratici. Nulla si sa ancora dell’eventuale “terzo polo” di cui si è largamente ipotizzato nei mesi scorsi ma che al momento appare di difficile attuazione. La decisione di Alleanza Popolare di riprendere la collaborazione con la Democrazia Cristiana ha avuto un peso determinante e ha contribuito a cementare i nuovi rapporti, mentre le differenti visioni sul voto estero fra Psd e Sinistra Unita hanno causato qualche mal di pancia. Stando alle dichiarazioni ufficiali però tutto sembra destinato a restare nel solco dialettico e gli incontri per la coalizione che si dovrà presentare al giudizio del 9 novembre lo confermerebbero. A quel tavolo Democratici di Centro e Sammarinesi per la Libertà sono impegnati a portare il loro contributo nella definizione del programma e per i passaggi politici autunnali. Ci sono poi forze, come i Nuovi Socialisti o gli Europopolari che stanno portando avanti il confronto nello schieramento democristiano ma mantengono aperto il dialogo a tutto tondo, per valutare tutte le ipotesi. E c’è la questione dei consiglieri Berardi e Ottaviani, appena avvicinati al Polo a guida Dc. Marco Arzilli, dal canto suo, non ha nascosto qualche titubanza, ragionando sulla composizione finale della coalizione e la Lista civica Noi sammarinesi si pronuncerà presto, senza escludere sorprese. Situazioni che dimostrano come tutto sia fluido e in divenire e che lasciano intuire che fino al 29 settembre, il giorno prima del deposito delle liste, qualche altra cosa potrebbe ancora accadere.

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