Linee strategiche politiche per Banca Centrale; l'invito di Adesso.sm mentre Dim accusa RF di voler silurare i vertici

"Se è compito del Governo definire i memorandum con le banche centrali - chiede il Ps - perché non è stato ancora firmato quello con Banca d’Italia?"

Su Banca Centrale resta alta l'attenzione della politica. Proprio qualche giorno fa Civico10, in merito all'indagine del tribunale, ribadiva la sua totale fiducia sia nei confronti della magistratura che nell'istituto di via del Voltone. Una fiducia, in questo ultimo caso, “non incondizionata”, tenuto conto dell'esperienza passata. Adesso.sm torna a sottolineare che è compito della politica individuare priorità e indicare direttrici. La sua preminenza non può essere bypassata. “Gli accordi fra Banche Centrali devono essere sviluppati da BCSM in autonomia, perseguendo però quelle linee strategiche che devono essere individuate dalla politica”.

Concetto che il Partito Socialista ricorda di aver sempre sostenuto, subendo accuse di ingerenza proprio da chi oggi, “per ragioni di attualità ha completamente cambiato opinione”. Se è compito del Governo definire i memorandum d’intesa con le banche centrali – continua il partito - per quale ragione, visti gli ottimi rapporti bilaterali vantati da Renzi, non è ancora stato firmato il memorandum con Banca d’Italia?

Per l'opposizione è inoltre in corso un attacco diretto all'attuale dirigenza, “che ha cacciato Moretti e Mazzeo – scrivono Rete e Mdsi - pubblicato ogni consulenza con trasparenza inedita, ridotto del 20% le spese aziendali e ricostituito la vigilanza che ha ripreso a fare ispezioni nelle banche. CIS compreso. “Ogni volta che Banca Centrale ha messo il naso in quella banca – ribadisce Dim - ne è uscita a pezzi”. Nel mirino Repubblica Futura, accusata di voler silurare - diversamente dai propri attuali alleati - i vertici di BCSM. “Siamo certi – scrivono - che questa Banca Centrale pretenderà dal CIS, come da ogni altro Istituto, piena trasparenza e garanzie. Chi attacca la Banca Centrale di Catia Tomasetti cerca di affossare chi fa il proprio dovere senza favoritismi, premiando chi da sempre ha temuto e impedito chiarezza, usando magari la politica “vicina” per aggirare ogni resa dei conti. La risposta di RF non si è fatta attendere. "Sembra che RETE – scrive - abbia un’ossessione vera e propria per Alleanza Popolare e che si preoccupi di un presunto isolamento di Repubblica Futura. “Se l’alternativa fosse quella praticata da quel partito, cioè di stretti rapporti con personaggi della vecchia politica che tanti danni hanno prodotto al nostro Paese, preferiamo tenerci alla larga – continua - da “certe alleanze”. Se poi a RETE interessa perché e come siano state poste in essere alcune consulenze di Banca Centrale, anche se ora sembra essere molto indulgente rispetto a certi comportamenti, Repubblica Futura – conclude - preferisce non interferire con il lavoro del Tribunale e di altre Istituzioni".

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