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Il Pdcs ricorda Clara Boscaglia

23 lug 2010
Il Pdcs ricorda Clara Boscaglia
Il Pdcs ricorda Clara Boscaglia
La democrazia cristiana ricorda Clara Boscaglia, una delle figura politiche più influenti di San Marino. Morì il 22 luglio del 1990. Statista, politica, intellettuale, insegnante ma soprattutto sammarinese. A guidare ogni scelta era, come lei stessa diceva: “Quella mia insana pazzia che è l’amore per questo Paese“. Difficile, in politica, ottenere il rispetto di tutti. Clara Boscaglia c’era riuscita. Aveva la stima degli avversari e dei suoi concittadini. Il suo pensiero a vent’anni dalla scomparsa è di assoluta attualità. Il segretario del Partito democratico cristiano, di cui Clara ha sempre fatto parte, ha ripercorso l’esperienza politica e umana di questa donna che ha dato tutto per il proprio Paese, guidata da un senso dello Stato e da una coerenza formidabili. E’ stata eletta, in Consiglio Grande e Generale nel 1974, un anno dopo la concessione dell’elettorato passivo alle donne. Entra in Aula con un consenso vastissimo e vi resterà, sempre riconfermata, fino alla morte. E’ stata la prima donna ad entrare nel governo, la prima segretario di partito, la prima capogruppo. Ha scritto: “per gli ideali dell’utopia vale la pena di battersi e di soffrire. Per i piccoli giochetti, le false promesse, i facili clientelismi, gli illusionismi da saltimbanco, per le conquiste parolaie, i silenzi complici, i conformismi pagati, le ambizioni da quattro soldi, per la superficialità improvvisata, i carismi da strapazzo, le furbizie meschine, le stupide rivalse, l’anima e l’identità di questo Paese possono anche morire di asfissia, perché la libertà tramonta”. Se ne è andata il 22 luglio 1990. Aveva 59 anni.

Sonia Tura

Vent’anni fa moriva Clara Boscaglia: il ricordo con una serata pubblica

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