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Ps - Upr: "I misteri del Re del lusso"

6 ago 2014
Ps - Upr: "I misteri del Re del lusso"
Ps - Upr: "I misteri del Re del lusso"
Così potrebbe essere intitolato un film d’azione avente ad oggetto le vicende di un imprenditore misterioso, provvisto di una doppia identità, che si presenta come il Re del lusso in un Paese straniero e finisce per essere arrestato per reati finanziari. A volte, però, la realtà supera la fantasia e tutto questo accade veramente, come si evince da questo estratto di un servizio di San Marino RTV di ieri: "E' stata, invece, San Marino a risolvere l'enigma della doppia identità. Il lavoro congiunto tra la sezione Informativa Investigativa della Gendarmeria ed Interpol di San Marino, ha permesso di attribuire il doppio nome alla stessa faccia. Duplice identità e duplice cittadinanza: greca con il nome di Theodoros Ornithopoulos, e irlandese con il nome di Terry Sinnot. E' stato questo l'escamotage che il commerciante di 42 anni, arrestato dai Carabinieri di Riccione venerdì a Cerasolo, su mandato internazionale, ha usato per girare indisturbato in vari stati.”
Un plauso alla Gendarmeria e ad Interpol San Marino che hanno contribuito a smascherare questo personaggio misterioso.
Ma ci sono dubbi e interrogativi che intendiamo sollevare pubblicamente:
1) E’ possibile che nell’età della trasparenza un soggetto, cittadino estero, possa impiantare un’attività imprenditoriale a San Marino utilizzando false generalità?
2) E’ possibile che poi questa attività non sia un oscuro ufficio ma abbia sede in una prestigiosa palazzina, in una zona centrale della Repubblica e addirittura operi nel settore del lusso con l’insegna Duty Free?
3) E’ possibile che mentre aumentano ogni giorno gli adempimenti in capo alle aziende e ai cittadini in materia di trasparenza bancaria, un soggetto abbia potuto in modo del tutto indisturbato aprire una attività del genere?
4) E’ possibile che tutto ciò sia stato possibile senza alcuna complicità, connivenza e omissione di controlli nella Repubblica di San Marino?
5) E’ possibile che nessun cittadino sammarinese oppure come elegantemente o diplomaticamente dice San Marino RTV riferendosi alla società : “Rilasciata ad un soggetto, residente a San Marino, e unico socio. L'8 gennaio del 2014 ha ceduto il 49% delle quote a Terry Sinnot e dopo un mese il 51% è passato di mano ad un'altra persona, sempre residente in Repubblica” sia stato parte attiva in questa vicenda misteriosa?
6) E’ possibile che un’attività così importante, il “Luxury Shopping Center di San Marino” che come si evince dal sito internet: “Nasce nell'antica Repubblica di San Marino, ai piedi dell'imponente monte Titano, da un'idea di Terry Sinnott. Lusso ed arte racchiudono la miglior selezione al mondo di articoli d'alta classe a scelta tra una vasta gamma di orologi e gioielli, profumi ed accessori, tutto delle migliori marche”, non abbia attirato l’attenzione delle autorità preposte, Segreteria di Stato per l’Industria e Commercio, Ufficio Industria, Nucleo Antifrode, per fare delle verifiche sullo status del misterioso Re del lusso?
A quanto pare la risposta ce la diamo da soli.
Non solo è stato possibile, ma nessuno ha avuto nulla da dire mentre il Re del lusso apriva l’attività, mentre residenti – o forse cittadini sammarinesi – facevano un vorticoso passaggio delle quote, mentre veniva associato il nome e l’emblema della Repubblica di San Marino a un duty free nato da un idea di un personaggio geniale, con due identità, due passaporti e due nomi.
Insomma W il Re e peccato se il governo ha clamorosamente perso l’occasione per mostrare che nell’età della trasparenza bastano due identità e “amicizie importanti” a San Marino per aprire un duty free.

Comunicato stampa Partito Socialista e Unione Per la Repubblica

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