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Rogatoria Asset: le dichiarazioni di Foschi provocano la reazione dell'opposizione

8 giu 2008
San Marino
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“Vogliamo sapere chi è quel Segretario di Stato che si è interessato della rogatoria Asset e che ha parlato di questo con i giudici”. L’opposizione tutta compatta, ad esclusione dei Sammarinesi per la Libertà, annuncia un’azione consigliare per avere tutti i chiarimenti necessari in una vicenda che definisce preoccupante e anticipa la volontà di chiedere successivamente le dimissioni dell’esponente del Governo. Il riferimento è alle notizie circolate nei giorni scorsi circa presunte pressioni sulla magistratura e le successive dichiarazioni del responsabile della giustizia, Ivan Foschi, che in un’intervista all’Informazione ha dichiarato: “Non c’è stata alcuna pressione del Congresso di Stato, che ritiene la magistratura debba operare in piena autonomia, ma si è trattato dell’iniziativa di un singolo Segretario”. Dichiarazioni che pesano come un macigno e sulle quali le opposizioni intendono vederci chiaro. In primo luogo chiedono di sapere chi sia questo esponente di Governo che ha interloquito con la magistratura a questo proposito, per quale ragione lo abbia fatto, in quali termini e con quali modalità. Sulla scorta di queste informazioni decideranno poi quali iniziative mettere in campo. “Siamo preoccupati – spiega Pasquale Valentini – vogliamo difendere il nostro sistema ma le vicende non ci aiutano. Il rapporto con l’Italia in questi mesi dimostra una perdita di credibilità delle istituzioni; il modo per difendere il sistema parte proprio da iniziative di chiarezza e dalla pulizia degli interlocutori. Certo – aggiunge – siamo convinti che il caso della Cassa di Risparmio sia diverso dalla vicenda Re Nero e che si debba reagire con forza, ma siamo indotti a pensare che se non rispondiamo alle rogatorie, qualcuno poi alza il tiro nei nostri confronti e così ci pare stia accadendo”.
Le opposizioni rigettano al mittente le insinuazioni che Stolfi aveva lanciato dal Forum Ambrosetti, accusandolo di voler strumentalizzare la vicenda. “Noi – spiga Augusto Casali – vogliamo solo sia fatta chiarezza su una vicenda che ci appare in tutta la sua gravità. Vogliamo un riferimento preciso. Vogliamo sapere chi si è mosso con la magistratura e quali siano le ragioni – che dubitiamo siano ragioni di Stato se lo stesso Congresso ammette di non essersi interessato – anche perché da notizie filtrate dalla stessa maggioranza sappiamo che questa rogatoria chiedeva di conoscere i nomi dei soci della Banca Asset. E’ necessario fare chiarezza”.
“Se la maggioranza ha bisogno dell’opposizione per difendere il sistema deve solo chiederlo, non siamo d’accordo. Ma prima si deve fare pulizia – dichiara Casali – una bonifica. Prima ci dotiamo delle carte in regola e prima possiamo agire per difendere il nostro sistema”. Glauco Sansovini parla di un regime che tende ad offuscare tante questioni e finisce per danneggiare il Paese. “E’ nostro diritto – aggiunge – sapere chi sono questi soggetti e mandarli a casa”. Il presidente degli EPS, Lorenzo Lonfernini chiarisce ulteriormente: “Nel prossimo Consiglio metteremo in campo un’iniziativa per chiedere al Governo una posizione univoca sulle affermazioni di Foschi”.

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