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Adesso.sm: qualche considerazione

30 gen 2019
Adesso.sm: qualche considerazione
Anche alla luce di quanto evidenziato dal provvedimento del giudice d’appello che ha preso in esame i contenuti dell’ordinanza del commissario della legge Morsiani, revocando i provvedimenti cautelari nell’ambito della vicenda Banca CIS e muovendo severe censure sull’intero impianto accusatorio a carico dei soggetti coinvolti, ci sembra opportuno fare alcune considerazioni.

La prima è che la palese strumentalizzazione politica, l’ennesima, di questa vicenda con una serie di grossolane forzature da parte delle forze politiche di opposizione per mettere sotto accusa il Governo, anticipando verità giudiziarie tutte da dimostrare e attribuendo responsabilità politiche del tutto campate in aria, è clamorosamente fallita. Sarebbe stato più opportuno non mischiare politica e giustizia per finalità di parte, con il rischio di delegittimare lo stesso Tribunale. Meglio lasciare lavorare i magistrati in pace, tenendo conto che le ordinanze non descrivono fatti accertati ma ipotesi sulle quali il giudice inquirente sta sviluppando le sue indagini e che solo con le sentenze può essere messa la parola fine a inchieste lunghe e complesse.

La seconda considerazione è che questa deriva della politica verso la spettacolarizzazione della cronaca giudiziaria, con processi fatti in Consiglio Grande e Generale invece che nelle aule del Tribunale, ha danneggiato il nostro sistema bancario in quanto tale, creando inutile allarmismo fra i sammarinesi.

La terza considerazione è che il settore bancario, che rimane fondamentale per il funzionamento di qualsiasi economia moderna, si regge anche su presupposti di credibilità che rischiano di essere minati da una sovraesposizione mediatica, veicolata attraverso la pubblicazione a stralci di ordinanze giudiziarie che sono tutte da dimostrare. In definitiva, meno notizie distorte si fanno circolare sulle banche, meno allarmismo si crea e, di conseguenza, minori sono anche i danni prodotti per l’intero sistema.

L’ultima considerazione è che gli organi dello Stato dovrebbero agire nella piena autonomia delle loro funzioni, con senso di responsabilità e senza essere tirati per la giacchetta per altre finalità che esulano dai loro compiti istituzionali. Il Tribunale ha il compito di accertare le responsabilità in caso di azioni illegali, definire queste responsabilità e punire i colpevoli nel corso dei procedimenti giudiziari, nel rispetto delle nostre leggi. Banca Centrale ha il compito di tutelare il corretto funzionamento del sistema bancario, a garanzia di tutti, a cominciare dai risparmiatori. Il Governo deve mettere in campo le politiche economiche e finanziarie più opportune per rendere più solida la nostra economia e promuoverne lo sviluppo.

Coloro che vogliono confondere i ruoli, inventarsi proprie verità ed interferire in ambiti istituzionali non propri, al fine di perseguire scorciatoie per nuovi fantomatici governi o altre finalità inconfessabili, danneggiano il prestigio della Repubblica, le istituzioni e di conseguenza tutti i sammarinesi, contribuendo fattivamente ad aumentare le difficoltà del nostro Paese, non certo a risolvere i problemi.

Adesso.sm

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