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Caso Ercolani a Cuba: l'appello del fratello

4 mag 2006
Caso Ercolani a Cuba: l'appello del fratello
Dopo la notizia di un possibile inasprimento della pena per Gianfranco Ercolani, già condannato a Cuba a 8 anni di carcere, il fratello Massimo lancia un appello. 'Vorrei veramente che si facesse un'azione di forza un pò piu energica per portarlo a casa - dichiara Massimo Ercolani - Mio fratello ha ormai 60 anni. Siamo stanchi di questo continuo stillicidio di speranze e delusioni per il rientro. Bisognerebbe che i nostri supplicassero di restituircelo: e' il desiderio di tutta la famiglia. Lui sapeva che la sentenza di condanna era praticamente già scritta ed è per questo motivo che ha tentato la fuga. Le ultime notizie - prosegue - ci confermano che c'è un accanimento nei confronti di Gianfranco. Chiediamo umilmente un atto di misericordia. Loro sanno come stanno le cose. Sanno che mio fratello è solo un capro espiatorio. E il colpevole è un altro'. Una dichiarazione di getto, accorata, quella di Massimo Ercolani, che esprime la misura della preoccupazione e dell'ansia che la sua famiglia sta vivendo da ormai tre anni. Di certo, quando tutta la vicenda giudiziaria sarà conclusa, Gianfranco - in base all'accordo tra San Marino e Cuba sull'espiazione della pena - dovrà essere trasferito dal carcere cubano a quello di San Marino. Ma i tempi sembrano allungarsi sempre più. E non tutti hanno fiducia che l'Havana voglia rispettare davvero l'accordo bilaterale.

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