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Caso “Ghost firm”: assoluzione per Marziano Guidi

6 nov 2007
Toghe in tribunale
Toghe in tribunale
Assolto per non aver commesso i fatti. Una formula di assoluzione di “serie A”, per Marziano Guidi. Così l’ha definita il suo avvocato Moreno Maresi che, il giorno dopo la sentenza, non nasconde la soddisfazione per il risultato conseguito. Marziano Guidi appare sereno, ma lascia trasparire anche un filo di rabbia: quei 120 giorni di arresti domiciliari certamente non potrà dimenticarli. E non esclude di chiedere un risarcimento per il danno subito. Il capo d’accusa nei suoi confronti, e cioè l’aver fornito una falsa fideiussione, non ha trovato alcun riscontro nelle 1200 pagine del fascicolo dell’udienza preliminare. E non c’è, nelle 300 pagine di intercettazioni telefoniche, una sola chiamata effettuata o ricevuta da Guidi. Non solo. Il tribunale della libertà, nel revocargli gli arresti domiciliari, aveva dichiarato che nei suoi confronti non era emerso alcun indizio di colpevolezza. Nonostante ciò, il pm della procura di Palermo Calogero Ferrara, aveva chiesto prima il rinvio a giudizio e la condanna a tre anni. Il Gip Maria Elena Gamberini ha però dato ragione a Guidi che è stato assolto, così come altri tre imputati. Mentre per i due soli condannati le pene sono state sospese e interamente condonate con l’indulto.
Il pm dopo il deposito della sentenza, avrà 45 giorni per appellarsi, ma l’avvocato Maresi confida che non lo faccia. Guidi, che si era sospeso dall’incarico di Ambasciatore di San Marino in Romania, ha informato la segreteria agli esteri della sua assoluzione. Enzo Zafferani, vice presidente della Eurocommercial Bank, istituto bancario controllante della Fincompany, ha commentato tutta la vicenda, asserendo che è in corso una guerra non dichiarata verso la nostra Repubblica. Dovremmo sentirci uniti e reagire e – ha precisato – se ci sono delle mele marce dobbiamo risolvere da soli il problema.

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