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Come incide il carovita sull'uso del conto corrente

5 nov 2003
Come incide il carovita sull'uso del conto corrente
La differenza c’è e si vede almeno nel portafoglio dei consumatori. Ormai le valutazioni su quanto sia aumentato il costo della vita dall’introduzione dell’euro si moltiplicano. A rendersene conto per primi, e, soprattutto, dati alla mano, sono le banche. Istituti di credito che memorizzano giorno dopo giorno, movimenti, accrediti, spese, prelievi, bonifici. Ecco dunque i veri testimoni dell’influenza dell’euro.In attesa di riscontri oggettivi, cioè dati estrapolati dai cervelloni bancari, possiamo solo dire che dal secondo semestre 2002 c’è stato un innalzamento medio dei prelievi, non solo per quantità di denaro, ma anche per frequenza, cioè se fino e due anni fa, si prelevava dal bancomat fino a un massimo di 500 mila lire, ora, inevitabilmente si ritirano dai 500 euro in su. Se un utente faceva mensilmente due, tre prelievi, anche in questo caso c’è stato un aumento di ricorso alle macchine che distribuiscono soldi. Ad aumentare, in questi ultimi mesi, sono anche gli sconfinamenti. Un termine tecnico che significa andare in rosso nel conto corrente qualche giorno prima che arrivi il benedetto accredito dello stipendio. Gli addetti ai lavori segnalano anche un ricorso più frequente alle carte magnetiche nei pagamenti, siano bancomat oppure carte di credito. Così come sono aumentati i crediti al consumo. Il consumatore o chiede un prestito alla banca, oppure approfitta delle forme di finanziamento messe in atto dagli esercizi commerciali.

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