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Covid San Marino: 35 nuovi casi e 18 guariti. L'ISS lancia l'allarme terapie intensive

25 nov 2020
Covid San Marino: 35 nuovi casi e 18 guariti. L'ISS lancia l'allarme terapie intensive

L'Istituto Sicurezza Sociale indice una conferenza stampa per aggiornamenti sull'epidemia da Covid-19 e altre comunicazioni. Presenti il Direttore dell'ISS Alessandra Bruschi, il Direttore Terapia Intensiva Bruno Esposto, il Direttore di Pediatria Laura Viola, la Responsabile Comunicazione - URP Stefania Stefanelli.

Da lunedì, annuncia la Dottoressa Stefania Stefanelli, aumenterà la frequenza delle conferenze stampa per "mantenere il polso della situazione" nella seconda ondata epidemica, che si è fatta critica su alcuni aspetti. Ricorda la ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ricordando che anche l'ISS è molto attivo sul fenomeno, ricordando il centro di ascolto al 0549-994800 che registra sempre più accessi. 

A San Marino si registrano, alla mezzanotte di ieri, 35 casi in più di covid-19, che portano il totale a 227 persone. L'età media dei contagi è di 42 anni. 18 i nuovi guariti, che porta il totale a 548. 14 i ricoverati, 10 in terapia intensiva, 4 al reparto covid. 213 i pazienti in isolamento al proprio domicilio. 1492 i contagiati in entrambe le ondate pandemiche, 44 deceduti e 1221 i guariti. 222 i tamponi eseguiti, con un rapporto fra tamponi e soggetti positivi è del 15,17%. 226 le persone in quarantena. Ricorda che i maggiori contagiati della seconda ondata sono 777 rispetto ai 715 della prima ondata, e potrebbero anche crescere, anche se si registra una discesa negli ultimi giorni. Il ceppo della seconda ondata, constata, è più contagioso del primo. Ricorda l'importanza della vaccinazione antinfluenzale, in cui ci sono gli ultimi posti disponibili da qui al 18 dicembre.

"Abbiamo bisogno dell'aiuto da parte di tutti" dice il Direttore Alessandra Bruschi, ricordando lo sforzo di mantenere aperto in territorio sammarinese. Afferma che "c'è un limite fisico e strutturale" nell'istituto. "L'indice di gravità è elevato" chiarisce e ricorda che ci sono quattro mesi in vista dell'inverno. "La struttura in terapia intensiva ha un limite , non possiamo ampliare i posti letto all'infinito".  I posti del reparto, spiega, richiedono strutture elevate e un grosso sforzo di risorse, ma l'Istituto non è in grado di espanderle. Lo sforzo da parte del personale, assicura, è enorme, con personale che lavora dal lunedì alla domenica e ha rinunciato alle ferie. Il Comitato scientifico e tecnico annuncia che ha chiesto un supporto al congresso per chiedere uno sforzo maggiore per rispettare le misure, anche quando si esce dal ristorante e dalle scuole. "Dobbiamo mantenere basso il numero dei contagi - ricorda - questo è l'obiettivo". "Siamo a 10 posti occupati su 12" e specifica che, anche ampliando le postazioni a disposizione, ci sarebbero problematiche se si dovessero raggiungere i 20 posti. Chiarisce che le strutture del circondario sono altrettanto piene e  avrebbero difficoltà ad accogliere i pazienti sammarinesi.

Il Dottore Bruno Esposto specifica che si è dovuta improvvisare una terapia intensiva in una sala operatoria. "Sono pazienti molto gravi e critici" specifica. Chiarisce che se non si allenta la curva dei contagi, con un raddoppio dei pazienti si arriverebbe ad una paralisi dell'ospedale. "Non è un problema di tecnologia" specifica, ma il problema si riflette sul personale. Ricorda l'importanza delle infermiere per le terapie intensive. "Non abbiamo avuto risposta al bando di dieci infermieri" specifica. Lancia l'appello affinché si faccia il possibile per ridurre gli assembramenti, dato che "dal punto di visto terapeutico non abbiamo armi". L'attenzione della cittadinanza, specifica, è necessaria, perché altrimenti sarebbe necessario inasprire le misure, portando anche ad una sofferenza dal punto di vista economico.

La Dottoressa Laura Viola specifica che sul territorio i controlli sui bambini vengono fatti in 24 ore e si riesce ad intervenire nell'immediato con "quarantene light". Ricorda che, per quanto è importante la scuola, è "importante mantenere in vita i nonni", che spesso si occupano di loro. Ricorda la chiusura del plesso di Fiorentino, in cui sono stati riscontrati 5 casi positivi. I bambini, pur asintomatici, o paucisintomatici, portano comunque a casa il virus. Nelle famiglie testate, dove c'è positività di un bambino, c'è spesso anche un caso di covid fra i familiari. L'uso delle mascherine dalla prima elementare, come in Italia, "è una manovra di attenzione utile a salvare la vita dei nonni". Chiede quindi grande attenzione ai figli a scuola, anche quando escono dalle classi. 

Sul contagio, specifica, emerge che più spesso l'origine del contagio viene dai genitori e dalle attività sportive, meno spesso direttamente dai bambini. Il Direttore Alessandra Bruschi specifica che l'ISS ha chiesto l'obbligo della mascherina in aula per tutti i bambini e maggior attenzione non nei locali e nelle scuole, ma negli assembramenti che spesso avvengono all'esterno. Il trend incrementale di gravità del covid, chiarisce, è avvenuto soprattutto nell'ultima settimana. 

La conferenza stampa integrale


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