Logo San Marino RTV

Genitori in protesta per le assemblee sindacali: "Disagi alle famiglie, spostatele". Replica dei sindacati

Per Csdl, Cdls e Usl su temi cruciali "non era pensabile non far utilizzare i permessi agli insegnanti, come tutti gli altri lavoratori"

11 dic 2023
Immagine di repertorio

Cresce il malcontento tra i genitori per le ripetute assemblee sindacali durante l'orario scolastico, dopo il rinnovo del contratto della pubblica amministrazione. I genitori di alunni e studenti di infanzia, elementari e medie a San Marino scrivono una lettera direttamente ai sindacati per segnalare il disagio delle famiglie. "A distanza di sole due o tre settimane - spiegano - si è prevista la chiusura ripetuta della scuola, con relativo servizio mensa non sempre garantito", due volte per ogni tipologia di istituto.

La lettera arriva in un momento di fibrillazione nel Paese, con lo sciopero generale del 15 dicembre alle porte. "Siamo consapevoli - proseguono le famiglie - dell'importanza del ruolo del sindacato e dei diritti". Ma, allo stesso tempo, chiedono che le assemblee per gli insegnanti siano organizzate al di fuori dell'orario scolastico o, comunque, in modo da creare minor disagio possibile. Chiusure che, aggiungono i genitori, creano “l'ennesimo disagio ai bambini”: dopo anni di pandemia “si trovano a subire ancora ripetute discontinuità didattiche e compiti accumulati”.

Molti genitori si trovano quindi costretti a perdere giornate di lavoro, magari avendo terminato ferie e permessi visto che siamo a fine anno. Per non considerare, come segnalato nella lettera, che il peso dell'accudimento spesso ricade “in modo sproporzionato” sulle donne, con effetti negativi sull'occupazione femminile.

Non è mancata la replica dei sindacati. Su temi “di vasta portata” come la politica dei redditi e il rinnovo del contratto, “non era pensabile - scrivono Csdl, Cdls e Usl – che gli insegnanti non avrebbero dovuto utilizzare i permessi, al pari di tutti gli altri lavoratori”. Le sigle sindacali ricordano infatti le dieci ore previste che, “in molti casi vengono usate solo in parte, per ridurre al minimo i disagi”. Poi una stilettata al Governo. “Se non avesse portato così alle lunghe la questione della politica dei redditi – concludono i rappresentanti dei lavoratori – non sarebbe stato necessario organizzare le assemblee intercategoriali precedenti a quelle per il contratto PA”.





Riproduzione riservata ©