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Il centro europeo per il controllo e la prevenzione delle malattie definisce "molto preoccupante" la situazione in Europa

Professor Rezza: "Vale soprattutto per i Paesi con le vaccinazioni più basse". In Italia curva in rialzo ma area ospedaliera sotto la soglia d'allerta

di Francesca Biliotti
12 nov 2021

A San Marino sono 90 i positivi attivi, finora il dato più alto di questa nuova ondata, con 16 nuovi casi e 4 guarigioni da ieri. 86 persone sono comunque seguite a casa, mentre sono 4 i ricoverati in ospedale, in isolamento. Contagi in crescita anche in Emilia-Romagna, 712 i nuovi positivi, l'incidenza sale al 2,6%. Non aumentano però i ricoveri ordinari, mentre le terapie intensive crescono di 2, e 4 sono i decessi. 52 i casi in più a Rimini (46 sintomatici). Il centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie parla di situazione “molto preoccupante” nell'Unione. In particolare in Belgio, Polonia, Paesi Bassi, Bulgaria, Croazia, Repubblica Ceca, Estonia, Grecia, Ungheria e Slovenia. Lo rileva anche il monitoraggio settimanale del ministero della Salute, nelle parole del professor Rezza. In Italia circolazione dei contagi in netto aumento, anche se l'occupazione medica resta sotto la soglia di allerta, ci sono anche milioni di cittadini che non si sono vaccinati, specie nelle fasce d'età 30-39 e 40-49 anni, che infatti sono quelle che si stanno contagiando di più. A Berlino il ministro della salute tedesco ha annunciato “iniziative per rompere l'ondata o sarà un dicembre amaro”. E propone subito test obbligatori per chi lavora e per chi visita i centri anziani, utilizzando il “3G”, Green Pass tedesco, sul posto di lavoro.





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