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L'11 febbraio verrà disinnescato l'ordigno ritrovato a Serravalle. Predisposta l'evacuazione dell'area

Coinvolte un migliaio di persone. Parte la macchina organizzativa: operazione coordinata dalla Gendarmeria in collaborazione con la Protezione Civile. Numerosi gli apparati ed enti pubblici partecipi

di Silvia Pelliccioni
3 gen 2024
Nel video l'intervista a Pietro Falcioni, Capo Protezione Civile San Marino
Nel video l'intervista a Pietro Falcioni, Capo Protezione Civile San Marino

Non è di certo il primo ordigno bellico ritrovato sul territorio, ma la bomba d'aereo inglese da 250 libbre della Seconda Guerra Mondiale emersa nel giugno scorso durante i lavori di escavazione nel cantiere di Serravalle B, in Strada Rancaglia, e già messo in protezione, rappresenta sicuramente un unicum per le necessarie e articolate procedure di messa in sicurezza dell'area interessata.

Domenica 11 febbraio sarà il Bomba Day: già partita la macchina organizzativa per l'operazione che sarà interamente coordinata dalla Gendarmeria. Dovranno essere evacuati – come mostra il capo della Protezione Civile, Pietro Falcioni - tutti gli edifici e tutte le strade entro un raggio di 352 metri dal punto di ritrovamento della bomba. Quasi un migliaio i residenti coinvolti. Evacuazione in programma dalle 5.30 alle 7.00. "L'Iss - fa sapere Falcioni si occuperà delle persone fragili che dovranno essere trasportate; abbiamo avuto l'ok del Cons per utilizzare alcuni locali del Multieventi per ospitarle. Ci stiamo organizzando con la CAMST per cercare di fornire dei pasti per chi non potesse essere autonomo durante le fasi di disinnesco. Quindi, anche tutte le operazioni di AASS e AASLP che avranno il compito di vigilare su condutture del gas e segnaletica per le strade. Quindi sinergia di tanti uffici della pubblica amministrazione che si sono messi a disposizione del Reggimento Ferrovieri che si occuperà del disinnesco dell'ordigno".

Una volta controllata che l'area sia stata definitivamente sgombrata, alle 8.00 inizierà il lavoro degli artificieri. “La pianificazione di una precisa opera di contenimento di possibili fenomeni che possano verificarsi in caso di esplosione - spiega inoltre Falcioni – consente di restringere il raggio di influenza delle persone da evacuare”. Una volta disinnescata, la bomba verrà trasferita nella zona dei calanchi, sotto San Giovanni, per procedere al brillamento in sicurezza. Prevista una campagna di comunicazione capillare per informare al meglio la popolazione. "Predisposto dalla Protezione Civile un volantino che verrà messo a disposizione dei residenti con lauto anticipo. Le operazioni di disinnesco - conclude Falcioni - potrebbero durare per l'intera giornata". 

Nel video l'intervista a Pietro Falcioni, Capo Protezione Civile San Marino. 






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