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Libia, Mosca è allarmata per la presenza di Al-Qaeda tra i ribelli

30 mar 2011
Dopo il vertice di Londra tra i paesi della coalizione prende corpo l’ipotesi dell’esilio di Gheddafi, anche se il Rais ha sempre negato disponibilità in questo senso. Mosca si è definita ‘allarmata’ dalle notizie che elementi di Al-Qaeda sarebbero presenti nell'opposizione libica. Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov, che si detto contrario all'ipotesi di armare i ribelli libici.
Sul fronte più strettamente militare i giornalisti francesi informano che le forze fedeli a Gheddafi hanno ripreso il controllo del terminal petrolifero di Ras Lanuf, costringendo gli insorti a ripiegare in direzione di Bengasi. Sul vertice di Londra è intanto arrivata una precisazione dalla Farnesina che sottolinea come "il ministro Frattini non abbia mai parlato di fallimento della conferenza di Londra". "Abbiamo al contrario sottolineato - prosegue la nota - i risultati positivi conseguiti per quanto riguarda l'affermazione condivisa da tutti i paesi della coalizione internazionale dei principi politici della strategia per la Libia del dopo Gheddafi e salutato con soddisfazione la creazione del gruppo di contatto per monitorare e dare seguiti operativi a tale strategia".

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