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Marmolada: sette i morti, disperse ancora 13 persone. Pazzaglia: "Fenomeni sempre più imprevedibili"

L'intervista al geologo e scalatore sammarinese Antonio Pazzaglia: "Conoscevo bene quel ghiacciaio"

4 lug 2022

"Oggi l'Italia piange queste vittime e tutti gli italiani si stringono con affetto - lo ha detto a Canazei il premier Mario Draghi - Questo è un dramma che certamente ha delle imprevedibilità, ma certamente dipende dal deterioramento dell'ambiente e dalla situazione climatica. Il Governo deve riflettere su quanto accaduto e prendere provvedimenti perché quanto accaduto abbia una bassissima probabilità di succedere e anzi venga evitato", ha affermato Draghi.

"Bisogna prendere dei provvedimenti affinchè quanto accaduto sulla Marmolada non accada più in Italia", ha ribadito il premier.

Draghi è arrivato a Canazei in automobile da Verona, assieme al capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i presidenti del Veneto e delle province autonome di Trento a Bolzano. Il bilancio parziale del disastro della Marmolada è di sette vittime, di cui tre identificati, e 8 feriti di cui due in condizioni delicate. Sono Filippo Bari, guida alpina, Tommaso Carollo e Paolo Dani, le tre vittime formalmente riconosciute dai parenti. I nomi delle altre 4 vittime al momento non sono stati resi noti. Sono 13 le persone disperse: i loro familiari hanno contattato le autorità perché non rientrati a casa. Di queste tre sono cittadini della Repubblica ceca.

Ci sono ancora quattro auto al campo base, dei proprietari non ci sono notizie: sono tutte macchine con targa straniera, una tedesca, due della Repubblica ceca e una ungherese. A causa del maltempo che sta interessando la zona le ricerche dei soccorritori si fanno però difficoltose: al momento nessuno può raggiungere il ghiacciaio ed anche i droni sono costretti a restare a terra per la pioggia. Proprio a causa delle condizioni meteorologiche il presidente del Consiglio non ha potuto atterrare in elicottero Canazei, dove vengono coordinate le operazioni.

Una giornata che è cambiata dal punto di visto politico. Dopo molti giorni di tensione è stato rimandato il faccia a faccia tra Draghi e Conte a mercoledì. Anche il Consiglio Dei Ministri è slittato alle 1930. Si affronteranno le richieste di stato di emergenza per siccità fatto delle regioni del nord Italia.

Nel video l'intervista al geologo e scalatore sammarinese Antonio Pazzaglia





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