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Olanda al voto nel mezzo della crisi con la Turchia

15 mar 2017
Geert Wilders, leader del partito di ultradestra PVV
Geert Wilders, leader del partito di ultradestra PVV
Quasi 13 milioni di elettori sono chiamati alle urne oggi, in Olanda, per le legislative. Un voto molto atteso anche a Bruxelles: dopo la Brexit, infatti, l'UE potrebbe subire un secondo duro scossone, in caso di affermazione del Partito per la Libertà dell'euroscettico Geert Wilders; che da un lato propone una ricetta ultraliberista in economia, dall'altro invoca misure restrittive sull'immigrazione e la cultura islamica. I sondaggi – tuttavia – danno in leggero vantaggio il premier uscente: il conservatore Mark Rutte, alla ricerca del terzo mandato. Proprio quest'ultimo, di recente, è stato protagonista di un duro scontro diplomatico con Erdogan, che pretendeva che i suoi ministri si recassero in Olanda ad arringare senza contraddittorio la minoranza turca, a favore di una modifica costituzionale che trasformerebbe la Turchia in una Repubblica presidenziale. Secondo gli analisti, se anche Wilders vincesse, non diventerebbe primo ministro, perché nessun altro partito è disposto a governare con lui. Ma politicamente, per l'UE, si tratterebbe di una nuova sconfitta, in vista delle decisive elezioni in Francia

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